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Brasile, chiesto l’arresto del sindaco di Manaus: “Vaccino Covid dato a persone che non ne avevano diritto”

La procura accusa David Almeida anche di aver assunto senza concorso 10 medici per la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 grazie ad "uno scambio politico ed economico-finanziario che prevedeva il sostegno elettorale al sindaco". Il sindaco si è detto "profondamente indignato per la decisione arbitraria" dei magistrati

Ha favorito la somministrazione del vaccino anti-Covid ad alcune persone che non ne avevano diritto, tra cui vari assessori, un avvocato, un imprenditore e sua moglie. Con questa accusa la procura di Manaus, in Brasile, ha chiesto l’arresto del sindaco della città, David Almeida, e dell’assessore alla Salute Shadia Fraxe. La procura accusa Almeida anche di aver assunto senza concorso 10 medici per la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 grazie ad “uno scambio politico ed economico-finanziario che prevedeva il sostegno elettorale al sindaco”. Il sindaco si è detto “profondamente indignato per la decisione arbitraria” dei magistrati ed ha aggiunto che “prenderà le misure adeguate contro i responsabili”.

Intanto il comune di Manaus è alle prese con un aumento esponenziale di casi di Covid-19 causati dalla variante originatasi proprio in Amazzonia: ad oggi ha ricevuto 326.920 dosi di vaccino della cinese Sinovac e 132.500 fiale di quello messo a punto da Oxford-AstraZeneca ma l’epidemia è assolutamente fuori controllo, come nel resto del Paese. Nelle ultime ventiquattr’ore, il Brasile ha registrato infatti 1.283 morti di Covid-19 e 63.520 contagi, mentre le persone già vaccinate sono 1.254.992, come si legge nell’ultimo bollettino del ministero della Salute brasiliano. A preoccupare è la variante del virus, motivo per cui diversi Paesi, tra cui Portogallo e Colombia, hanno bloccato tutti i collegamenti.