Cronaca

Anziane morte nella casa di riposo, ancora ignota la fonte del monossido: la caldaia controllata dieci giorni fa

Gli strumenti dei pompieri hanno sì rilevato la presenza del monossido di carbonio ma fino a sabato sera non era stata ancora individuata l'origine nell'impianto di riscaldamento, alimentato da una caldaia esterna

Sono proseguiti per tutta la giornata di sabato i rilievi dei carabinieri e dei vigili del fuoco del Nucleo nucleare, biologico, chimico e Radiologico nella casa di riposo Villa Diamanti di Lanuvio (Roma) dove ieri cinque ospiti, tra gli 80 e i 99 anni, sono state trovate senza vite e altre sette persone tra cui due operatori sanitari incoscienti e in gravissime condizioni. Gli strumenti dei pompieri – come riportano alcune testate – hanno sì rilevato la presenza del monossido di carbonio ma fino a sabato sera non era stata ancora individuata l’origine nell’impianto di riscaldamento, alimentato da una caldaia esterna che stando all’avvocato della titolare della struttura era stata controllata una decina di giorni fa. Per questo stamattina gli investigatori e i vigili del fuoco sono tornati nella struttura per capire.

Secondo il Corriere della Sera non è stata esclusa la presenza di altre fonti di calore, che però non sono state individuate. Quando i soccorsi sono arrivati sul posto – secondo quanto riporta La Repubblica – sono state trovate un paio di finestre aperte probabilmente spalancate dall’operatrice che è stata trovata sulle scale priva di sensi e che forse si era resa conto che qualcosa stava succedendo. Il pm di Velletri Giuseppe Travaglini, ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo plurimo e ha ordinato al Nas il sequestro della struttura, aperta con un’autorizzazione comunale. Gli investigatori hanno messo a verbale la testimonianza della titolare , Sabrina Monti, del marito e di un altro dipendente.

Poco prima delle 9 sono stati loro, preoccupati perché nessuno rispondeva al telefono, a precipitarsi nella villetta. Il sindaco di Lanuvio, Luigi Galieti, con la giunta comunale, ha proclamato il lutto cittadino: “Ci stringiamo alle famiglie delle vittime e nel rispetto delle indagini rimaniamo in attesa di capire dagli inquirenti cosa è accaduto”, scrive il sindaco in una nota. “Si tratta di un fatto gravissimo – spiega l’avvocato Daniele Bocciolini, legale della titolare – il nostro compito sarà quello di contribuire ad accertare, unitamente al lavoro degli inquirenti, le cause di questa tragedia. Ci vuole molta prudenza e cautela in questo momento anche nel rispetto delle vittime e dei loro familiari, ai quali va il mio pensiero. Allo stato non è possibile formulare ipotesi certe, essendo in corso accertamenti: non si possono escludere eventuali responsabilità di altro tipo. Mi riservo di nominare consulenti tecnici al fine di far luce“.