Lavoro & Precari

I lavoratori Whirlpool Napoli ad aprile saranno licenziati. Presentato il loro calendario 2021: i proventi a un fondo per aiutarli

La multinazionale ha confermato che lascerà a casa i 330 operai. Fino ad allora li metterà in cig Covid. Fiom Cgil: "Così il costo lo paga lo Stato, è ulteriore risparmio per il gruppo". Alle 15 in diretta streaming l'evento solidale per alimentare il "Fondo di resistenza dei dipendenti Whirlpool Napoli"

Il licenziamento collettivo di 330 lavoratori dello stabilimento Whirlpool di Napoli scatterà a inizio aprile. Subito dopo la fine del blocco delle uscite per legge. La conferma è arrivata martedì, quando il gruppo durante il tavolo al ministero dello Sviluppo ha annunciato che fino ad allora chiederà la cig Covid. La produzione di lavatrici si è fermata lo scorso 31 ottobre e gli operai sono in attesa dell’annunciato piano di rilancio per evitare la chiusura del sito. La cig Covid “interamente a carico dello Stato, da gennaio a marzo 2021, rappresenta un ulteriore risparmio per Whirlpool”, sottolineano la segretaria nazionale Fiom-Cgil e responsabile del settore elettrodomestico, Barbara Tibaldi, e il segretario generale Fiom-Cgil di Napoli, Rosario Rappa. Per questo “abbiamo chiesto l’integrazione della cig per garantire il salario pieno”.

Oggi, intanto, allo stabilimento di via Argine 310 è andato in scena un evento solidale di beneficenza per alimentare ​il Fondo di resistenza dei dipendenti Whirlpool Napoli. Alle 15, in diretta streaming sulla pagina Facebook del CRAL Whirlpool, è stato presentato il calendario 2021 dei lavoratori del gruppo, ​”Sulla nostra pelle“, che ripercorre attraverso le immagini i venti mesi di lotta delle lavoratrici e dei lavoratori che stanno subendo le decisioni della multinazionale. Hanno partecipato istituzioni, forze politiche, sindacati – la segretaria generale Fiom-Cgil Francesca Re David, il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, il segretario generale Cisl Annamaria Furlan, e il segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri – ma anche artisti, associazioni e rappresentanti della società civile. Da Alessandro Siani ad Ascanio Celestini, Gad Lerner, Sergio Castellitto, Riccardo Iacona, Tosca Donati, Fortunato Cerlino, Vauro Senesi, Caparezza e molti altri.

Previsti gli interventi del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, del senatore Sandro Ruotolo, di Don Luigi Ciotti, del Cardinale Crescenzio Sepe, di Ilaria Cucchi e Fabio Anselmo. Il ricavato della vendita delle prime tre copie del calendario, messe all’asta dall’attore Michele Caputo, sarà destinato a​​l​ fondo che sostiene la vertenza dei lavoratori.

“La vertenza Whirlpool è proprio la dimostrazione concreta di come nel nostro Paese le fabbriche le tengono aperte le lavoratrici e i lavoratori”, ha detto Francesca Re David durante l’evento. “Sono le lavoratrici e i lavoratori che difendono il territorio e la ricchezza industriale di questo Paese contro lo strapotere delle multinazionali che ormai da anni decidono quello che meglio credono secondo logiche che rispondono al profitto e alla finanza e contro un Governo che è incapace di difendere le politiche industriali e gli accordi che vengono fatti. La vicenda Whirlpool nasce da un accordo sindacale in sede ministeriale. Il Governo ha dato alla multinazionale molte risorse per ristrutturare e rafforzare l’industria dell’elettrodomestico. Dopo pochi mesi Whirlpool ha considerato carta straccia quell’accordo e ha pensato a maggio del 2019 di chiudere in due mesi lo stabilimento di Napoli”. E “se siamo ancora qui lo dobbiamo alle lavoratrici e ai lavoratori della Whirlpool che si sono opposti all’arroganza della multinazionale perché gli accordi vanno rispettati e il valore del lavoro e della produzione industriale vanno difesi, come anche va difesa la dignità loro e di tutti noi”.