Cronaca

Coronavirus, i dati | In 24 ore 16.202 nuovi contagi con 169.045 tamponi. Il tasso di positività sale al 9,6%, altri 575 decessi

Il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva scende di 21 unità, nonostante i 175 nuovi ingressi delle ultime 24 ore, attestandosi a 2.528. Scende anche il dato sui ricoverati con sintomi, -96 rispetto a ieri, attestandosi a 23.566. La Regione che fa registrate il maggior numero di casi è ancora il Veneto, seguita da Lombardia, Puglia, Emilia-Romagna e Lazio

Torna a crescere il numero di contagi da coronavirus in Italia e anche il tasso di positività, dopo i netti cali registrati negli ultimi due giorni. Secondo i dati forniti dal ministero della Salute, sono 16.202 i nuovi casi registrati nelle ultime 24 ore a fronte di 169.045 tamponi effettuati. Così il rapporto tra contagi e test torna a salire dello 0,9% e si attesta al 9,6%. Le vittime sono invece 575.

21 in meno in terapia intensiva – Continua ad aumentare anche il numero dei guariti e dimessi dai reparti Covid italiani, dato che permette ancora di alleggerire la pressione sugli ospedali del Paese. Oggi sono 19.960 le persone tornate negative al coronavirus. Così, il numero di pazienti ricoverati in terapia intensiva scende di 21 unità, nonostante i 175 nuovi ingressi delle ultime 24 ore, attestandosi a 2.528. Su questo specifico dato, influisce però la comunicazione della regione Campania che ha fatto sapere di non avere a disposizione i dati quotidiani sugli ingressi nei reparti di rianimazione. Scende anche il numero di ricoverati con sintomi, -96 rispetto a ieri, attestandosi a 23.566. Gli attualmente positivi sono quindi 564.395, con 538.301 persone attualmente in isolamento domiciliare.

La Regione che fa registrate il maggior numero di casi è ancora il Veneto, con 2.986 positivi nelle ultime 24 ore e 112 vittime. Dal bollettino della Regione emerge che nelle ultime ore è sceso di 7 unità il numero dei ricoverati in terapia intensiva (390 il totale). Seguono la Lombardia, con 1.673 casi, la Puglia (1.470), l’Emilia-Romagna (1.427) e il Lazio (1.333).