Calcio

Domeniche bestiali – Rissa prenatalizia a colpi di deodorante in Serie D. In Russia galeotto fu il brindisi (a base di vodka) degli arbitri

La rubrica del giovedì con il bestiario di ciò che accade nelle serie minori del pallone italiano (e non solo). Le perle nei comunicati della giustizia sportiva regionale, quelle dei calciatori in campo e dei giornalisti in tribuna stampa

Cliccare su quel link blu è come scartare il regalo tanto atteso, scorrere tra le pagine bianche e leggere “cinque giornate di squalifica” o formule magiche come “RR.AA”, rapporto dell’assistente arbitrale, fa sentire come quando eravamo bambini e la mattina del 25 sotto l’albero si palesava il dono tanto atteso. Un regalo di Natale quei comunicati, un dono stupendo quelle squalifiche. Domeniche Bestiali ringrazia. E ringrazia con un brindisi gli arbitri russi sospesi proprio per aver brindato. Dopo la saga di “Frosinone culone” (che non è finita, segnatevelo), ci voleva un ritorno alle sane mazzate e non solo.

PUZZARE IN TEMPO DI COVID – Senza tifosi, in Serie D, è lecito pensare che si finisca senza risse e lanci di oggetti? La risposta è no, specie se magari durante la partita non si è particolarmente gradito l’odore degli avversari. Per questo motivo è stata sanzionata di 1.000 euro la Bagnolese: “Per avere propri calciatori, al termine della gara, dapprima rivolto espressioni provocatorie all’indirizzo degli avversari che venivano successivamente spintonati. Inoltre dallo spogliatoio della società venivano lanciati una bottiglietta d’acqua vuota e una bomboletta deodorante spray all’indirizzo di alcuni avversari. Sanzione così determinata in ragione del fattivo intervento dei dirigenti della società”. Insomma: acqua e deodorante, il messaggio sembra chiaro.

ACQUA? NO, OTHER! – Il popolare spot di una vodka, negli anni 90, diceva proprio così “No other”, ma senza virgola. E però la richiesta di “other” rispetto all’acqua è costata cara a due arbitri russi, Sergej Ivanov e Igor Panin, entrambi sospesi. Il primo perché è stato filmato a bere coi suoi assistenti prima di una partita di Serie A russa: insomma, coi campi ghiacciati la tentazione di scaldarsi può venire, ma forse non garantisce grandi prestazioni. Per il secondo è anche un po’ peggio: la bevuta è sì arrivata dopo una gara, ma coi dirigenti della squadra avversaria.

GLI USURPAPANCHINE – Occhio a dove ci si siede in Lega Pro: sbagliare a occupare posto può costare caro, non molto, ma di questi tempi risparmiare un migliaio di euro è comunque importante. Lo dimostrano i dirigenti del Lecco, Di Nunno e Fracchiolla: “Perché autorizzati ad occupare la panchina aggiuntiva si posizionavano per l’intera durata della gara sulla panchina principale”. In Italia c’è un’attenzione sempre altissima per le poltrone insomma.

L’UBIQUO FRISELLA – È uno strano caso quello che arriva dalla Serie D. Lo stesso calciatore, Luca Frisella del Dattilo, squalificato per tre gare effettive, ma anche per due gare effettive, per aver commesso fatti simili… ma diversi. Le tre giornate sono state comminate perché Frisella: “Con il pallone non a distanza di gioco, ha colpito un calciatore avversario con una gomitata al fianco”. Le due giornate perché lo stesso Frisella ha fatto la stessa cosa ma stavolta “con il pallone a distanza di gioco”. Un caso quasi hitchcockiano, dopo La donna che visse due volte, Frisella che riempì di mazzate l’avversario due volte. Magari ci fanno un film.