Tecnologia

FCC, nuovi provvedimenti contro Huawei e China Telecom

L'agenzia di telecomunicazioni statunitense FCC ha chiesto misure ancora più severe nei confronti di Huawei e China Telecom, in particolare i dispositivi della prima dovranno essere rimossi dalle reti degli operatori nazionali, mentre alla seconda dovrebbe essere inibita la possibilità di operare su suolo nazionale.

La FCC (Federal Communications Commission), l’agenzia di telecomunicazioni degli Stati Uniti, ha deciso di inasprire ulteriormente i provvedimenti nei confronti delle aziende cinesi, nello specifico Huawei Technologies e China Telecom. In particolare agli operatori telefonici statunitensi è stato ordinato di rimuovere le apparecchiature Huawei dalle proprie infrastrutture, mentre per China Telecom è stato chiesto di revocare il permesso di operare negli Stati Uniti. La motivazione invece è sempre la stessa: le due aziende sono accusate di avere rapporti col governo cinese e di essere quindi inaffidabili per quanto riguarda la sicurezza nazionale.

“Le agenzie di sicurezza sostengono che China Telecom non abbia rispettato le leggi sulla sicurezza informatica e sulla privacy e offra quindi opportunità per lo spionaggio economico e interruzione del traffico delle telecomunicazioni negli Stati Uniti, agendo per conto del governo cinese”, ha affermato il presidente della FCC Ajit Pai, che ha inoltre aggiunto che “la società è di proprietà del governo cinese”. Nel 2019, la FCC aveva anche vietato l’uso delle sovvenzioni nazionali per l’acquisto di apparecchiature di telecomunicazione da Huawei e ZTE, decisione presa sempre sulla scorta di considerazioni di rischio per la sicurezza nazionale, per altro sempre respinte da entrambe le aziende.

Ora, il voto unanime della FCC farà sì che l’agenzia stabilisca un elenco di attrezzature vietate e istituisca persino un fondo per rimborsare gli operatori per la loro sostituzione, non appena il Congresso darà via libera all’erogazione di un fondo da 1,6 miliardi di dollari.