Scienza

Vaccino anti Covid agli allergici? La risposta di allergologi e immunologi dopo i due casi di Londra

Non sarà necessario negare ai pazienti con allergie la vaccinazione anti-Covid, quando sarà disponibile per la campagna vaccinale nel nostro Paese. La Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) e l’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri i rendono fin d’ora disponibili a offrire la loro consulenza

Le persone che soffrono di allergie possono essere sottoposte al vaccino anti Covid? Una domanda che si pongono in molti dopo la raccomandazione da parte della Mhra (l’autorità nazionale sul controllo dei farmaci in Gran Bretagna) di non sottoporre alla vaccinazione chi abbia alle spalle una storia di “significative” reazioni allergiche. Sul punto l’immunologa Antonella Viola, in un posto su Facebook, ha scritto dei due casi segnalati a Londra: “A quanto pare entrambi soffrivano di allergie importanti, cioè in grado di causare anafilassi sistemica. La raccomandazione è quindi di non sottoporsi alla vaccinazione in caso di allergie gravi (pazienti che hanno cioè bisogno di avere con sé adrenalina o che hanno comunque avuto reazioni di shock anafilattico in passato; di solito sono allergie a farmaci o alimenti).

Non sarà quindi necessario negare ai pazienti con allergie la vaccinazione anti-Covid, quando sarà disponibile per la campagna vaccinale nel nostro Paese. La Società italiana di allergologia, asma e immunologia clinica (Siaaic) e l’Associazione allergologi e immunologi italiani territoriali e ospedalieri (Aaito) sottolineano infatti che anche altri tipi di vaccinazioni possono sporadicamente provocare rare reazioni allergiche gravi. Queste tuttavia possono essere adeguatamente gestite se la vaccinazione viene eseguita in un ambiente protetto come le unità di allergologia ospedaliere: per questo, Siaaic e Aaito sono fin d’ora disponibili a offrire la loro consulenza ed esperienza per la gestione del vaccino anti-Covid nei pazienti allergici, quando sarà avviata la campagna vaccinale.

Gli esperti precisano tuttavia che “le reazioni anafilattiche sono una possibilità, per quanto molto rara, anche con altri tipi di vaccinazioni“. “L’attuale carenza di esperienza sulle reazioni a questo nuovo vaccino non permette di formulare ipotesi ragionevoli sulle cause e i meccanismi che le hanno determinate – osservano Gianenrico Senna, presidente Siaaic, e Riccardo Asero, presidente Aaito – Secondo le linee guida europee Eaaci tuttavia gli unici fattori di rischio per reazioni allergiche a vaccini sono una pregressa reazione al medesimo vaccino e la presenza concomitante di mastocitosi, malattia rara a rischio di anafilassi anche spontanee“. Poiché il vaccino anti-Covid “è completamente nuovo, se per motivi di prudenza le autorità sanitarie italiane ritenessero opportuno considerare a rischio anche i pazienti con pregresse reazioni allergiche gravi non indotte da interventi vaccinali”, Siaaic e Aaito si rendono fin d’ora disponibili a offrire la loro consulenza ed eventualmente la vaccinazione in ambiente protetto, “presso le proprie strutture distribuite su tutto il territorio nazionale: anche i pazienti allergici potranno essere vaccinati in tutta sicurezza, perché in ospedale – assicurano gli esperti – è possibile gestire adeguatamente le eventuali reazioni gravi”.