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Alba Parietti: “Alberto Genovese? L’ho visto una volta a Courmayeur, ricordo il suo troppo denaro”

"Non ho mai frequentato Alberto Genovese, per me era il compagno di una ragazza, figlia di una mia amica, un manager, l’ho visto a un pranzo dopo lo sci in gruppo", ha tenuto a precisare su Instagram

Dopo Belen Rodriguez, anche Alba Parietti ha deciso di chiarire su Instagram il contesto in cui ha fatto conoscenza di Alberto Genovese, imprenditore milionario ex amministratore delegato del sito Facile.it, ora accusato di stupro da una ragazza di 18 anni. Nel mirino degli inquirenti della Procura di Milano ci sono proprio quei festini a base di alcol e droga che Genovese organizzava a casa sua, ecco perché tanti vip nelle ultime ore hanno preso le distanze da lui precisando i contorni in cui l’hanno conosciuto.

“Io l’ho visto una volta a pranzo sulle piste da sci a Courmayeur e la sera stessa in un ristorante con un gruppo di persone – ha raccontato Alba Parietti -. Da lì non ho mai più incontrato questa persona. Ricordo solo che la sua corte di persone, il troppo denaro e troppo sfarzo, l’esteriorità esibita attraverso i social erano state più che sufficienti per non volerci avere mai più niente a che fare. Certo non potevo immaginare che arrivasse a tanto, ma da quel primo incontro non l’ho mai più visto. Non sono mai stata a casa sua, né a Courmayeur né a Milano”.

Poi ancora, in un altro post, l’opinionista ha voluto ribadire il concetto, chiudendo la questione: “Voglio chiarire una volta per tutte, non posso passare il mio tempo a giustificare un incontro occasionale casuale e unico, di circa un anno fa, durato il tempo di un pranzo sulla neve in compagnia di una ventina di persone, in un unico giorno. Ripeto, non ho mai frequentato Alberto Genovese, per me era il compagno di una ragazza, figlia di una mia amica, un manager, l’ho visto a un pranzo dopo lo sci in gruppo, si accompagnava da qualche mese a una ragazza figlia di una persona che non vedo e non sento da 6 mesi. E con la quale da tempo ho chiuso ogni rapporto, per incompatibilità caratteriali . L’ho visto in quell’unica e sola occasione , non ho mai frequentato casa sua , mai partecipato alle sue feste e non sono mai stata in vacanza con lui e i suoi amici. Non ho mai posseduto il suo numero di telefono ne lui il mio. Non ho tolto la foto con il gruppo, perché nemmeno mi ricordavo di averla pubblicata, perché non ho nulla da nascondere e chiunque azzarderà ancora ipotesi di altro tipo di frequentazione o conoscenza sarà querelato per diffamazione. Trovo che, questa caccia ai nomi noti random, da associare a questo fatto mostruoso, orribile , facendo associazioni sia francamente oscena , disgustosa. Sono cose che ledono l’onorabilità e minano la dignità, soprattutto se falde pretestuose e gratuite”.