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Gerry Longo, il non vedente del Grande Fratello disperato: “Mi hanno rubato in casa, prese anche le protesi oculari”

Disavventura per l'ex concorrente del reality di Canale 5 che, al ritorno dalla Calabria, si è ritrovato la casa di Roma completamente svaligiata. I ladri si sono addirittura portati via le protesi oculari per poi “bere un caffè e un succo di frutta” prima di fuggire indisturbati

Geronimo “Gerry” Longo ha partecipato alla nona edizione del “Grande Fratello” ed è tornato alla ribalta per un furto avvenuto mercoledì scorso nella sua casa romana. L’ex concorrente del reality ha raccontato la sua disavventura a Il Messaggero spiegando che i ladri hanno portato via tutto, dalla televisione ai gettoni d’oro vinti al “Grande Fratello” fino alle protesi oculari che Longo utilizza perché non vedente. Oltre al danno la beffa. “Non contenti si sono bevuti un caffè e un succo di frutta”, ha aggiunto.

“Nessuno ha visto e sentito nulla. Mi hanno portato via tutto, camminavo sopra le mie cose. Una sensazione assurda. – ha spiegato Longo – Ho fatto denuncia ai carabinieri. Tra l’altro i ladri sono riusciti a prelevare con le carte, non so come abbiano trovato i codici. Penso mi seguissero da tempo. Il danno totale è di 10.000 euro circa, non mi vergogno a dirlo. Solo i gettoni d’oro valevano 3.200 euro circa, li avevo tenuti come ricordo affettivo”.

Infine ha aggiunto: “Sono originario della Calabria ma vivo a Roma da 22 anni (…) Tornando dalla Calabria dove ero stato 2 giorni per trovare mia madre che era stata operata, ho vissuto questa terribile esperienza: la porta l’avevo chiusa bene, è blindata ma nel mio palazzo non ci sono telecamere (…) Credo che con la scusa del Covid, che ci sia la crisi, la gente sia disposta a calpestare la dignità di tutti. Mi sento umiliato, vivo in un contesto poco sicuro. Manca la solidarietà. Faccio un appello, sarà impossibile: magari potessi recuperare qualcosa che mi avete rubato. Preferivo un furto in strada, vi davo i soldi e basta. Invece sto ancora toccando casa, cercando di capire cosa mi hanno preso”.