Cronaca

Coronavirus, le Marche rischiano di rimanere senza tamponi. L’assessore alla Sanità: “Senza intervento di Arcuri tra 4 giorni scorte finite”

Nei magazzini rimangono 9mila test e la Regione ne processa circa 2000 ogni giorno. Il Commissario all'emergenza, saputo l'allarme, ha promesso all'assessore Filippo Saltamartini "l'arrivo di 17mila tamponi in giornata"

Nelle Marche tra quattro giorni potrebbero non esserci più tamponi per rilevare l’infezione da Sars-Cov2. Nei magazzini “rimangono solo 9mila test” e ogni giorno se ne fanno in media poco più di 2000. A lanciare l’allarme è l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, che già qualche settimana fa aveva riferito le carenze della Regione.

“Da tre settimane abbiamo inoltrato a Domenico Arcuri una richiesta per l’invio giornaliero di 5000 tamponi molecolari e 2500 rapidi antigenici (con rispettivi reagenti) – spiega al Fattoquotidiano.it l’assessore in quota Lega – Ma non sono arrivati, anche se tre giorni fa il Commissario ci ha confermato che li avrebbe inviati”. Impossibile, ricorda ancora, acquistarli direttamente sul mercato, visto che “la possibilità è esaurita”. E quindi? Se i tamponi molecolari inviati dalla struttura nazionale tardassero ancora ad arrivare, le Marche si ritroverebbero senza la possibilità di testare i propri sospetti positivi. La situazione “su vaccini e tamponi”, incalza Saltamartini, “è gravissima”. E il motivo, secondo l’assessore, è il “numero insufficiente di tamponi ordinati”, come riporta l’agenzia Dire. Saputo l’allarme, nel pomeriggio il commissario ha promesso all’assessore “l’arrivo di 17mila tamponi subito, in giornata”.

Fino ad oggi un approvvigionamento da parte della Regione direttamente sul mercato non è stato possibile, visto che “non è stata attuata la stazione unica appaltante“, ma, assicura l’assessore al Fatto.it “nella prima delibera di Giunta appena insediata abbiamo dato la direttiva di mettere in campo la possibilità di essere Soggetto attuatore, sia per l’acquisto di farmaci che per la realizzazione di posti letto in terapia intensiva, ma anche per acquistare macchinari per processare analisi e tamponi”.

Ad oggi la possibilità di fare e processare tamponi nella regione guidata da Francesco Acquaroli è minima, se rapportata ai numeri delle altre. I laboratori del territorio, infatti, ricordava qualche settimana fa l’ex parlamentare Saltamartini non riescono ad esaminare oltre “2.200 tamponi al giorno”. E la percentuale di incidenza, cioè il numero di persone positive rispetto ai test effettuati, è rilevante: ogni giorno si aggira tra il 25% e il 30%. Secondo Saltamartini le Marche dovranno arrivare a monitorare “7500 tamponi al giorno”. “Per questo domani incontreremo appartenenti della Croce Rossa per chiedere aiuto”, oltre ad aumentare il personale.

Nonostante l’aumento di nuovi positivi giornalieri, 431 casi su 1677 nuove diagnosi nella giornata di martedì 3 novembre, comunque, le Marche non risultano tra le regioni ad alto rischio, anche se la giunta non nasconde le preoccupazioni, tanto che l’assessore ha annunciato la possibilità di nuovi provvedimenti mirati dopo le ultime decisioni di ieri sera con le quali il presidente della Regione ha deciso di ridurre la capienza dei trasporti al 50% e di inserire la didattica a distanza anche all’università.