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Lorenzo Sonego batte Novak Djokovic nei quarti del torneo di Vienna: il numero uno al mondo piegato con un secco 6-2 6-1

Quello contro il numero uno del mondo rappresenta il successo più importante della carriera. E pensare che l'azzurro non doveva nemmeno prendere parte a questo torneo, essendo entrato nel tabellone principale da lucky loser dopo aver perso nel turno decisivo delle qualificazioni. In semifinale adesso incontrerà uno tra il bulgaro Grigor Dimitrov e l’inglese Daniel Evans

Lorenzo Sonego fa l’impresa nei quarti di finale dell’Atp 500 di Vienna. Il tennista torinese ha infatti battuto per 6-2 6-1 il numero uno del mondo Novak Djokovic in poco più di un’ora di gioco. Per il serbo – non al meglio della condizione dopo essersi garantito la prima posizione a fine anno nel turno precedente – si tratta della terza sconfitta del 2020 e del peggior k.o. in termini di punteggio dal 2005. La seconda sul campo dopo la finale del Roland Garros contro Rafael Nadal. Quello contro Djokovic rappresenta il successo più importante della carriera di Sonego. E pensare che l’azzurro non doveva nemmeno prendere parte a questo torneo, essendo entrato nel tabellone principale da lucky loser (ripescato, nda) dopo aver perso nel turno decisivo delle qualificazioni. In semifinale adesso incontrerà uno tra il bulgaro Grigor Dimitrov e l’inglese Daniel Evans.

Sonego è stato capace di fare una cosa che contro il serbo non capita spesso: ha dominato la partita. Approfittando anche di un Djokovic scarico mentalmente e fisicamente. Una prestazione magistrale dove ha fare la differenza sono stati il diritto lungolinea e una grande solidità al servizio. Il numero uno del mondo non ha infatti mai impensierito l’azzurro durante i suoi turni alla battuta. Il risultato finale sono quattro break conquistati e una costante sensazione di essere in controllo del match.

Nato a Torino l’11 maggio 1995, Lorenzo Sonego appartiene alla nuova generazione del tennis maschile italiano. La stessa che comprende anche Jannik Sinner, Lorenzo Musetti e Matteo Berrettini. Dotato di un ottimo diritto e di un gran servizio, Sonego fa dell’abnegazione e dell’agonismo i suoi punti di forza. Doti che gli hanno consentito di mettere in bacheca tre Challenger (Orisei e due volte a Genova) e un titolo Atp, conquistato in Turchia nel 2019 sull’erba di Antalya su un altro serbo, Kecmanovic. Negli Slam invece il suo miglior risultato è arrivato proprio un mese fa a Parigi, con gli ottavi di finale persi contro l’argentino Diego Schwartzman. A Wimbledon e agli Us Open il miglior risultato è il secondo turno, mentre in Australian non si è mai spinto oltre il primo. Il primo obiettivo del 2021 sarà quindi vincere la prima partita a Melbourne.

Cresciuto un po’ nell’ombra rispetto ai chiacchierati Musetti, Sinner e Berrettini, Lorenzo Sonego sta scalando costantemente il ranking Atp. La netta vittoria contro Djokovic consente al torinese di entrare per la prima volta in Top 40 (virtualmente al n. 35). Ma la scalata potrebbe non fermarsi qui. Con una finale il torinese salirebbe fino alla posizione 31. Inoltre c’è ancora il 1000 di Parigi da disputare. La prospettiva di terminare il 2020 in Top 30 è tutt’altro che irrealistica. Le sue prestazioni degli ultimi due anni lo avevano fatto intuire. Da stasera però c’è la certezza definitiva.

Twitter: @giacomocorsetti