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Il famoso youtuber Pirate Dog muore di cancro a 30 anni: “Non ha trovato un medico che lo visitasse per mesi”

La sua odissea è cominciata a gennaio, quando ha cominciato ad accusare un dolore al braccio, che lui ha subito associato a un infortunio causato da un braccio di ferro fatto con suo padre a Capodanno. Ma più passavano le settimane, più il dolore non cessava: così David ha contattato il suo medico di fiducia ed è stato indirizzato a un fisioterapista. Solo che nel frattempo erano aumentati i casi di Covid in tutto il Paese e, per mesi, non è riuscito a fissare un appuntamento

Un popolare youtuber britannico è morto a 30 anni per una rara forma di cancro: la diagnosi era arrivata in ritardo a causa dei rallentamenti delle strutture sanitarie impegnate a contrastare il Covid. Il suo nome è David MacMillan, ma era conosciuto con lo pseudonimo di Pirate Dog. La sua odissea è cominciata a gennaio, quando ha cominciato ad accusare un dolore al braccio, che lui ha subito associato a un infortunio causato da un braccio di ferro fatto con suo padre a Capodanno. Ma più passavano le settimane, più il dolore non cessava: così David ha contattato il suo medico di fiducia ed è stato indirizzato a un fisioterapista. Solo che nel frattempo erano aumentati i casi di Covid in tutto il Paese e, per mesi, non è riuscito a fissare un appuntamento.

Le condizioni di salute del 30enne sono degenerate a Pasqua, quando è rimasto “completamente senza fiato” dopo due passi fuori dalla sua abitazione. Il giorno seguente, finalmente, è riuscito a farsi visitare da un medico. “Solo allora, quasi quattro mesi dopo, è stato diagnosticato il tumore a cellule germinali, una forma molto rara. Gli avevano dato l’89% di speranze di vita”, racconta ora la madre, un’infermiera, al Sun. David ha subito iniziato la chemioterapia, che è andata avanti fino a settembre, quando è arrivata la più tragica delle notizie: le possibilità di vincere la sua battaglia erano diventate scarse. “Penso che se lo avessero visitato prima avremmo potuto fare di più per lui”, ha aggiunto la madre. Da quel momento MacMillan è stato attaccato a un respiratore, fino all’8 ottobre, quando se n’è andato proprio tra le braccia della sua mamma.