Cronaca

Coronavirus, Campania “osservata speciale”: un positivo ogni 14 test. Negli ultimi 7 giorni 3mila contagi dei 15.700 da inizio emergenza

In regione il contagio corre, in termini assoluti e in rapporto ai tamponi testati: mai si erano registrati oltre 500 infetti in 24 ore. Dall'1 ottobre 2.966 positività, quasi un quinto delle 15.707 complessivamente rintracciate nelle province campane dall'inizio della pandemia. L'Unità di crisi tranquillizza sulla gestione dell'emergenza negli ospedali: "Terapie intensive piene per un terzo. Altri 200 posti attivabili"

Cinquecentoquarantaquattro, un numero che dall’inizio dell’emergenza non era mai stato raggiunto nel bollettino. Sempre sotto i 500, spesso in fondo alla lista, tra le aree del Paese meno colpite. Adesso invece il contagio in Campania corre, in termini assoluti e in rapporto ai tamponi testati. Da giorni la regione guidata da Vincenzo De Luca è la più colpita dal coronavirus. I dati preoccupano, la rendono una “osservata speciale” della seconda ondata spesso annunciata e ora davvero alle porte. Anche se l’Unità di crisi regionale tranquillizza riguardo all’occupazione dei posti letti dedicati ai malati Covid-19, anche nelle terapie intensive.

La crescita, tuttavia, è nei numeri. I 544 contagi accertati (3.678 il totale nazionale) sono l’incremento più alto nelle 24 ore da febbraio ad oggi. Sono stati rintracciati grazie a 7.504 tamponi effettuati. Tradotto: un caso positivo ogni 13,79 test. Il trend degli ultimi giorni è simile: il 4 ottobre i nuovi positivi erano stati 412 con 7.250 tamponi (16,1), il giorno successivo 431 con 4.867 (11,29) e il 6 nei laboratori erano risultati positivi 395 tamponi su 5.064 (12,82). Se si contano anche i 401 casi del 3 ottobre, sono 2.193 le positività accertate negli ultimi 5 giorni. Dall’1 ottobre sono 2.966, cioè oltre la metà dei 5.717 registrati a settembre che, a loro volta, erano più del totale accertato tra febbraio e luglio. Nelle ultime cinque settimane, insomma, la Campania ha fatto registrare oltre il 50% dei suoi casi totali. E nell’ultima settimana ha rintracciato circa un quinto dei 15.707 contagi accertati dall’inizio dell’emergenza.

L’aumento dei casi ha portato a una crescita dei posti letto occupati: 521 le persone ricoverate nei reparti e altre 52 in terapia intensiva. Ma l’Unità di crisi della Regione spiega che su base regionale restano altri 99 letti liberi in terapia intensiva e altri 663 posti in degenza. “Come programmato, a questi posti letto disponibili si aggiungono, in caso di necessità, quelli della Fase C – spiega il bollettino – che prevede l’attivazione di 600 posti letto di degenza, 200 di sub-intensiva e 200 di terapia intensiva”. Una situazione sostanzialmente gestibile, ad avviso del dipartimento. Di certo la diffusione del contagio in Campania è più ampia che in altre aree assimilabili: la Lombardia ha un rapporto tra tamponi fatti e positivi oltre il 40, idem il Veneto. Fa addirittura meglio l’Emilia-Romagna (uno su 77), mentre non se la passano bene la Liguria (176 casi, uno su 21) e la Puglia (196 positivi, uno su 24).