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De Luca: “Svuoteremo gli ospedali dagli asintomatici e li ospiteremo nei ‘Covid resort’. So che fa ridere ma non sono alberghi a 5 Stelle’

Dobbiamo cominciare a svuotare gli ospedali dagli asintomatici, che devono essere in isolamento domiciliare. Stiamo aprendo dei ‘Covid resort’. La cosa fa un po’ ridere, ma non sono alberghi a 5 stelle. Sono strutture dove ospitare anche pazienti asintomatici che non possono rientrare a casa per vari motivi particolari”. Lo annuncia nella sua diretta Facebook il presidente della Regione Campani, Vincenzo De Luca, che aggiunge: “Nell’Ospedale del Mare abbiamo un’intera palazzina, destinata ai familiari dei pazienti con 200 stanze. La impiegheremo totalmente ad accogliere pazienti asintomatici che, anziché stare negli ospedali, possono stare lì a passare queste due settimane di isolamento. Stiamo facendo la stessa cosa in altre realtà territoriali con altre Asl”.

La decisione del governatore campano è motivata da una ragione precisa, come lui stesso spiega: “L’obiettivo che dobbiamo darci è quello di trovare il punto di equilibrio fra nuovi contagi e malati che diventano negativi, cioè persone che guariscono. Per intenderci, se abbiamo 100 nuovi contagi al giorno dobbiamo avere 100 guarigioni al giorno, o numeri simili. Oggi abbiamo in Campania un affollamento particolare degli ospedali, dove abbiamo avuto fino a ieri 430 persone, in gran parte asintomatiche – continua – Questo è un dato che ci differenzia dalle regioni del Nord e va corretto. Non possiamo occupare centinaia di posti negli ospedali per persone alle quali dobbiamo fare un servizio da badanti, come mi dicevano i direttori generali delle Asl. Non hanno sintomi, né febbre, né tosse, non hanno niente. Quindi, dobbiamo inviare in isolamento domiciliare quelli che risultano positivi ma senza sintomi”.
Poi rassicura: “Quando vi dico di stare tranquilli, ve lo dico perché da noi non succederà di trovare malati per terra, né situazioni nelle quali non sappiamo dove ricoverare un anziano sofferente. E’ un lavoro impegnativo. All’ultimo respiro dobbiamo farlo, ma dobbiamo farlo”.