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Belgio, a 500 giorni dalle elezioni nasce il “Governo Vivaldi”: parità di genere, linguistica e la prima ministra transgender d’Europa

Il riferimento è alla composizione 'Le Quattro Stagioni' perché lanuova formazione riunisce Liberali, Socialisti, Verdi delle due parti linguistiche e i Cristiano-Democratici fiamminghi. Dal premier Alexander De Croo c'è stata attenzione anche alla parità di genere e linguistica, con un'equa redistribuzione tra i 14 ministri nominati

Il nuovo primo ministro belga Alexander De Croo ha prestato giuramento di fronte a re Filippo. Così, a circa 500 giorni dalle elezioni politiche del maggio 2019, si è interrotta la fase di stallo che teneva in ostaggio il Belgio che può così dire di avere un nuovo governo. Esecutivo che è già stato ribattezzato “governo Vivaldi”, in riferimento alla composizione Le Quattro Stagioni, perché riunisce Liberali, Socialisti, Verdi delle due parti linguistiche e i Cristiano-Democratici fiamminghi. Sette partiti che dovranno portare avanti una costante opera di mediazioni per garantire al Paese le riforme di cui ha bisogno e gestire la pandemia di coronavirus che ha già provocato oltre 10mila vittime.

“Il governo federale è stato formato”, ha annunciato il nuovo premier liberale fiammingo in conferenza stampa, assieme al socialista vallone Paul Magnette. I due politici hanno promesso di riconquistare la fiducia dei cittadini, stanchi dei litigi fra partiti politici che non sono cessati nemmeno nel pieno della crisi sanitaria. “Il nostro Paese ha bisogno di serenità e rispetto. Non abbiamo sempre mostrato il buon esempio“, ha ammesso Magnette.

Tutti insieme, i sette partiti che entrano a far parte del governo rappresentano il 53,4% degli elettori ed escludono la principale formazione, i nazionalisti fiamminghi dell’N-Va, che al voto del maggio 2019 ottennero il 16,03% in un Paese dove la rivalità fra la Vallonia francofona e le Fiandre rende ulteriormente difficile la formazione di nuovi esecutivi. Con questa intesa, il Belgio ha sfiorato il record mondiale che aveva raggiunto nel 2010, rimanendo allora per 514 giorni con un governo ad interim.

Ma non sono la varietà dei partiti che lo compongono e la quasi equa redistribuzione delle formazioni anche da un punto di vista linguistico i soli elementi caratteristici del nuovo governo. I 14 ministri scelti dal premier sono divisi esattamente a metà per genere e lingua. Novità nell’intero panorama europeo è la nomina di Petra De Sutter, vicepremier e ministra della Pubblica Amministrazione: sarà la prima persona transgender a diventare ministro nel Vecchio Continente.

Anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si è congratulata con il nuovo primo ministro per l’accordo raggiunto: “Congratulazioni, Alexander De Croo, per il tuo giuramento come primo ministro del Belgio! Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con te per far avanzare la nostra agenda europea”.

De Croo, 44 anni, è figlio d’arte, visto che suo padre ha guidato negli Anni 90 il partito conservatore Open dei Fiamminghi Liberali e Democratici (Open Vld), di cui lui è diventato leader nel 2009. Ex vicepremier e ministro delle Finanze nel governo uscente, De Croo ha avuto il suo primo incarico di governo nel 2012 come ministro delle Pensioni, ruolo già ricoperto anche dal padre durante una lunga carriera politica durata 52 anni.