Cronaca

Monza, bacio in bagno alla studentessa 16enne: professore a processo per “atti sessuali con minore”

I fatti sono accaduti nel giugno del 2019 in un istituto tecnico superiore di Lissone, in Brianza: ora il tribunale di Monza ha pronunciato il rinvio a giudizio nei confronti del docente, accogliendo la richiesta formulata dal pm Vincenzo Fiorillo, come riferisce il Corriere

Un bacio nei bagni della scuola con una sua alunna 16enne, che un altro studente ha immortalato e fatto avere prima a un’insegnante e poi alla preside. Per questo un professore 60enne di un istituto tecnico superiore di Lissone, in Brianza, è finito a processo con l’accusa di “atti sessuali con minori con l’abuso dei poteri derivanti dalla sua posizione“, oltre che di aver manomesso il registro elettronico della classe. I fatti risalgono al giugno del 2019 e ora, come riferisce il Corriere della Sera, il tribunale di Monza ha pronunciato il rinvio a giudizio nei confronti del docente, accogliendo la richiesta formulata dal pm Vincenzo Fiorillo.

Il professore, insegnante di italiano, sostiene di essersi “innamorato” della studentessa – che inizialmente non voleva neanche denunciare l’uomo – e di esser stato pronto a lasciare la sua famiglia per “farsi una vita con lei”, tanto che “ne aveva parlato alla moglie” che “verrà chiamata a testimoniare” nel processo. E ora vuole dimostrare le sue “intenzioni serie” davanti al giudice, come ha spiegato al Corriere il suo legale, Simone Vismara: “Siamo pronti ad affrontare il processo perché sosteniamo che non c’è stata alcuna forma di abuso da parte del mio assistito”. Secondo l’accusa invece, la giovane – ora diciassettenne – era completamente succube dell’uomo.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, tutto sarebbe iniziato nell’aprile del 2019, quando il professore avrebbe iniziato a rivolgere sguardi interessati alla studentessa, passando poi ai messaggi più espliciti. I primi momenti di intimità sarebbero avvenuti addirittura all’interno della scuola. A parte qualche confidenza accennata a una amica, la ragazza non aveva rivelato mai nulla di quella situazione, fino alla foto rubata nelle toilette, che ha indotto la dirigenza dell’istituto a rivolgersi immediatamente alla Procura.