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Dedica d’amore sul muro del cimitero, il parroco scrive alla fidanzata: “Mollalo, è un birbone che non ti chiama per nome”

"È un birbone perché non mette neppure il suo nome e non si prende le responsabilità. Se rimarrai incinta non riconoscerà il bambino, se perderà il lavoro dovrai mantenerlo tutta la vita": questo il testo della missiva scritta dal parroco di Cellatica che ha scatenato molte polemiche in rete

Gli sceneggiatori delle serie più amate della tv prenderanno spunto dalla vita vera? A volte, senza dubbio, dovrebbero. E forse questo è uno di quei casi. Siamo a Cellatica, provincia di Brescia. Le pareti del cimitero sono state rimbiancate di fresco. Ed è allora che a un fidanzato innamorato deve essere venuta l’idea: scriverci una bella dedica d’amore rosso fiammante. “Vuoi essere la luce dei miei occhi ancora per tanto tempo?“. È bastato che gli abitanti di Cellatica la vedessero per mandarli su tutte le furie: chi è stato? Difficile trovare lui ma anche lei, la destinataria di questo messaggio. Il parroco del paese, don Claudio Paganini, è allora sceso in pista e ha scritto una lettera all’amata: “Mollalo, non ti fidare di uno così – si legge nella missiva che mira a far capire alla ragazza come uno che imbratta il muro del cimitero debba essere lasciato in tronco – È un birbone che non ti chiama per nome, perché tu, per lui, non sei una persona unica e speciale. È un birbone perché non mette neppure il suo nome e non si prende le responsabilità. Se rimarrai incinta non riconoscerà il bambino, se perderà il lavoro dovrai mantenerlo tutta la vita”. Un testo molto duro che ha scatenato polemiche sui social.