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Gianfranco Vissani: “Vergogna. I nostri diritti nella ristorazione sono stati calpestati”

!Avevo dipendenti che prendevano 1.200 euro al mese e si sono ritrovati con 400: una persona come fa a vivere così? Come lo paga il mutuo, l'affitto, le bollette? Capisco che in Italia non ci siano soldi, ma così è troppo", queste le parole dello chef in una intervista rilasciata al quotidiano Libero

Io credo semplicemente che ci dobbiamo vergognare. Non mi riferisco certo al viceministro Castelli, che quando ci invitò a cambiare mestiere in realtà non voleva dire cattiverie. Mi riferisco a tutto il resto. Dobbiamo ricevere ancora i soldi della cassa integrazione. Avevo dipendenti che prendevano 1.200 euro al mese e si sono ritrovati con 400: una persona come fa a vivere così? Come lo paga il mutuo, l’affitto, le bollette? Capisco che in Italia non ci siano soldi, ma così è troppo. I soldi per aiutare certe grandi industrie trasferite all’estero li trovano sempre. E da noi certi colleghi che fanno? Si rifanno sui clienti, cercando di recuperare le perdite aumentando i prezzi. È proprio vero che l’individualismo non ha mai fine”. Sono parole dure quello che lo chef Gianfranco Vissani affida al quotidiano Libero. E non solo queste: “La verità è che Conte ha tagliato fuori l’imprenditoria. Per me sarebbe stato meglio fare un anno bianco – continua – Tasse sospese almeno fino all’anno prossimo. Poi nell’inverno 2021 se ne sarebbe riparlato. Ma la verità è che così Conte ci ha presi un po’ troppo in giro. E anche Rutte, quello dell’Olanda, paradiso fiscale. Ma che Europa è questa? Se l’Europa dev’essere unita, sia come gli Stati Uniti d’America: non solo unione economica, anche leggi uguali per tutti. Così non essendo, mi sento di dire che l’Unione europea, per come la conosciamo oggi, è un fallimento. Solo Draghi ci poteva salvare. Se fosse stato presidente del Consiglio, ci avrebbe aiutato non poco. Ora invece con l’associazione Ristoritalia, di cui sono presidente onorario, sto pensando a una class action contro il governo. I nostri diritti sono stati calpestati. I diritti elementari, quelli umani. I bonus, i 600 euro sono stati solo manovre dal sapore elettorale. Ora, a settembre e ottobre, si apre un buco: c’è gente che non sa come farà a sopravvivere. È di loro che mi preoccupo”.