Politica

Dl Covid, il governo pone la fiducia alla Camera. Dieni (M5s): “Contrariata, affossato emendamento sui vertici Intelligence”

Polemiche a Montecitorio dove il ministro Federico D'Incà ha comunicato l'intenzione dell'esecutivo di porre la questione di fiducia al decreto legge, nonostante fossero già stati depositati circa 30 emendamenti. Dai banchi dell'opposizione hanno urlato: "Vergogna! Vergogna!". Contrariati anche alcuni esponenti della maggioranza, visto che con la fiducia decade pure l'emendamento firmato da 50 deputati dei 5 stelle per sopprimere la proroga del mandato dei vertici dei Servizi segreti (la durata massima però resta invariata)

Il governo pone la fiducia sul decreto legge Covid, ma l’opposizione protesta alla Camera. La comunicazione del ministro Federico D’Incà, infatti, è arrivata a Montecitorio dove erano stati depositati poco più di trenta emendamenti: i gruppi erano convinti che il decreto sarebbe stato esaminato in maniera ordinaria. “La fiducia con arriva per ostruzionismo della opposizione ma solo perchè c’è un emendamento che solleticando il tema dei servizi segreti a firma del M5S va contro il governo. E’ vergognoso”, ha detto Tommaso Foti di Fratelli d’Italia, chiedendo “con quale delibera il Consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia”. Dai banchi dell’opposizione hanno urlato: “Vergogna! Vergogna!“.

Contrariati anche alcuni esponenti del principale partito di maggioranza, cioè il Movimento 5 stelle. Il motivo? Con la fiducia decade anche l’emendamento firmato da 50 deputati dei 5 stelle che punta a sopprimere la proroga del mandato dei vertici dei Servizi segreti. “Non sono contenta della fiducia: non si risolvono le cose così. Le cose si risolvono in Parlamento: sarebbe stato più utile che su quell’emendamento governo si rimettesse all’Aula. Sono profondamente contrariata dalla apposizione di questa fiducia”, ha detto nell’Aula della Camera Federica Dieni, prima firmataria dell’emendamento. Quella norma, ha detto Dieni, “non va contro il governo nè contro il presidente Conte cui confermo la mia fiducia. L’intento era di modificare una normativa che deve essere affrontata in sede parlamentare per il suo rilievo”.

L’emendamento avrebbe soppresso il comma del decreto con cui si modifica la legge sui Servizi segreti del 2007 nella parte relativa alla durata del mandato dei vertici di Dis, Aisi e Aise, prevedendone una sostanziale proroga di quattro anni per “garantire anche nell’ambito dell’attuale stato di emergenza epidemiologica dal Covid-19, la piena continuità nella gestione operativa del Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica”. La norma, in pratica, stabilisce che non è più possibile una sola proroga dell’incarico per i vertici dell’Intelligence, ma che gli incarichi sono rinnovabili più volte. La durata massima però resta invariata: quattro anni per il primo incarico più un massimo di quattro anni successivi.