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Covid a Cortina, il 26enne positivo: “Da Porto Rotondo alla montagna perché per il tampone ero negativo”. A decine in fila per il test

"Ho paura di aver contagiato familiari e conoscenti. Compresa la gente che era al Cortina Summer Party: ho fornito un elenco di un centinaio di nomi". Il ragazzo ha raccontato al Messaggero di aver passato un estate senza porsi troppi limiti: "La vita classica di un qualsiasi ragazzo della mia età"

Cortina e il Covid. La tranquilla cittadina nella Dolomiti è alle prese con i controlli e non pochi dopo il Cortina Summer Party, un tradizionale ritrovo vip tra le montagne, con stand gastronomici e abiti tirolesi (non obbligatori ma graditi). E ieri 28 agosto, come richiesto dal presidente del Veneto Luca Zaia, tutti in fila per i test gratuiti con tampone, in modalità drive-in, presso lo Stadio del Ghiaccio. Il contagiato, stando a quanto riportato da Il Messaggero, è un ragazzo romano di 26 anni tornato dalle vacanze in Sardegna, vacanze che ha poi proseguito a Cortina. Il Cortina Summer Party è definito uno degli eventi più “vip” della stagione ampezzana e si tratta di un picnic con cucina di alto livello. Tanti i vip presenti, come Alessandro Benetton, Massimiliano Ossini, Kristian Ghedina. E il ragazzo romano, ricoverato nel reparto di malattie infettive dell’ospedale di Belluno con una polmonite interstiziale, ha parlato al Messaggero: “Ho paura di aver contagiato familiari e conoscenti. Compresa la gente che era al Cortina Summer Party: ho fornito un elenco di un centinaio di nomi”. Il ragazzo racconta di aver passato un estate senza porsi troppi limiti: “La vita classica di un qualsiasi ragazzo della mia età, sono andato nei locali famosi di Porto Rotondo e non c’era alcuna prevenzione. Serate tutte molto particolari. A pensarci bene, tutti quelli che la sera del 9 erano al Country, compreso me, sono positivi”. Dalla Sardegna, il 26enne è poi andato a Cortina: “Ho trascorso le giornate tra gite e soste nei bar. Il 20 ho partecipato al Cortina Summer Party”. Poi ha iniziato a sentirsi male: “Mi hanno ricoverato: sono stabile ma non grave, un paziente covid asintomatico con polmonite da pneumococco”. Il ragazzo dice di non sapere che per il covid c’è un tempo di incubazione di 14 giorni: “Ecco sicuramente se lo avessi saputo non andavo a casa di nonna. È un’informazione vitale, la gente non lo sa: non scrivere negativo se non sono passati 14 giorni dall’ultimo contatto. Mi sarei evitato due giorni di polmonite dentro casa mettendo a rischio tutta la lista di centinaia di persone con cui sono stato a contatto”.