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L’epic fail del premier francese: “Nessun paese al mondo fornisce mascherine gratis a tutti gli studenti”. L’Italia sì

L'eccezione alle parole di Castex si trova proprio oltre le Alpi: il commissario straordinario Arcuri infatti ha confermato che verranno distribuiti 11 milioni di pezzi al giorno per consentire la ripresa delle lezioni in sicurezza

Mascherine obbligatorie a scuola, ma non sarà lo Stato a fornirle: lo ha annunciato il primo ministro francese, Jean Castex, ai microfoni di France Inter. In Francia il virus è tornato a correre, facendo registrare tremila contagi al giorno. E con l’avvio delle lezioni si è stabilito gli studenti indossino i dispositivi di protezione tutto il giorno. Ma a loro spese perché, sottolinea, “nessun Paese al mondo fornisce mascherine gratuite“. In realtà si sbaglia. L’eccezione alle parole di Castex si trova proprio oltre le Alpi: in Italia infatti verranno distribuite 11 milioni di mascherine al giorno per consentire la ripresa delle lezioni in sicurezza. Gratis.

Il commissario straordinario Domenico Arcuri ha confermato che verranno distribuiti anche 170mila litri di gel igienizzante a settimana, oltre ai due milioni di test sierologici per il personale.

La decisione francese di non fornire le mascherine nelle scuole, come riporta Le Monde, è stata presa durante il Consiglio per la difesa della salute di martedì mattina all’Eliseo e sarà formalizzata durante il consiglio dei ministri. “Sappiamo bene – ha spiegato Castex – che la Francia è un’isola di prosperità e di felicità, ma nessun Paese al mondo ha allargato a tutti la gratuità della maschera”. Poi ha spiegato che “ci sono due casi di gratuità”. Il primo è per “motivi patologici”, cioè per le persone vulnerabili, l’altro è “un meccanismo per le persone in stato di precarietà per il loro reddito“. Castex ha ricordato infatti che “sono già state distribuite 50 milioni di mascherine a 3 milioni di famiglie” per un totale di 9 milioni di persone. “Un po’ di buon senso… ha concluso il premier, affermando di non voler “pagare mascherine a famiglie che non ne hanno bisogno”.