Politica

L’ultima di Salvini: denunciare Conte. Io rispondo con una pernacchia

Alla denuncia per “favoreggiamento dell’immigrazione con l’aggravante del Covid” che Matteo Salvini presenterà contro Giuseppe Conte, bisognerebbe rispondere con una pernacchia. Nulla di più a chi, come il leader del Carroccio, sta diventando la macchietta di se stesso. Il problema è che non fa più ridere.

Il castello di carte che ha costruito in questi anni si sta smontando ed è bene che gli stessi sostenitori della Lega se ne accorgano, prima che il partito vada alla malora e cominci a rimpiangere Bossi o il dimenticato Gianfranco Miglio. Proprio quest’ultimo, siamo sicuri, arrossirebbe se messo a sedere vicino al Capitano che è capace di circondarsi di personaggi assurdi.

Come Steve Bannon, arrestato per truffa nei finanziamenti al muro fra Messico e Usa, voluto dal suo ex amico Donald Trump. Fino a qualche anno fa, proprio Banon imperversava nelle televisioni italiane ( accolto come un grande statista) ad elogiare i suoi amici Salvini e Meloni. E chissà quali altri affari avrà fatto Bannon in Italia…

Ma questa è una altra storia che comunque si lega al qualunquismo dilagante nel “fare politica” in Italia. Legare Covid a immigrazione, addirittura minacciare di denunciare il governo, è l’ennesima bassezza di un politico che vuole incanalare la rabbia degli italiani per un tornaconto politico personale. Vergognoso è poi additare continuamente l’immigrato come capro espiatorio di tutti i mali, come untore che ci costringe alle mascherine.

In un mondo immaginario, senza immigrati e Covid, di cosa parlerebbe Salvini? Degli alieni.