Attualità

Cavern Club, il locale che ha lanciato i Beatles rischia la chiusura per via della pandemia

Fondato sessant'anni fa nello scantinato di una fabbrica di Liverpool, negli anni si sono esibiti sul suo palco i Queen, David Bowie, Adele e gli Oasis. Ma ora, tra il lockdown, il calo del turismo e le limitazioni, stima una perdita di 30mila sterline a settimana

Sessant’anni fa, Alan Synter tornò a Liverpool con un’idea in testa: aprire un jazz club come quelli che aveva visto a Parigi. Uno in particolare gli era rimasto in mente: Le Caveau de la Huchette. Trovò un piccolo scantinato in una fabbrica in disuso, in Mathew Street, e aprì il Cavern Club. Un nome particolarmente azzeccato: sottoterra, buio e umido. Ma pieno di musica. Fu proprio lì che un giorno, all’ora di pranzo, Brian Epstein vide suonare i Beatles. Il resto è storia. Una storia che ora potrebbe finire: demolito e ricostruito diverse volte, il Cavern ora rischia la chiusura per via della pandemia di coronavirus. Tra il lockdown, il calo di turisti e le limitazioni in corso, il locale stima una perdita di 30mila sterline a settimana. Lo ha detto Bill Heckle, uno dei direttori del club, alla Bbc: “Dovevamo licenziare una ventina di persone e nelle prossime settimane temiamo di doverne mandare via altre venti”.

Meta di pellegrinaggio per tutti gli appassionati dei Fab Four, il Cavern accoglie circa 800mila avventori all’anno. Tra le sue mura hanno suonato i più grandi nomi della musica pop e rock, dai Rolling Stones a David Bowie, da Stevie Wonder ai Queen, fino agli Oasis, Adele e agli Arctic Monkeys. E proprio quest’anno ha festeggiato il suo sessantesimo compleanno. “Fino a sette mesi fa non si poteva nemmeno immaginare uno scenario di crisi per il Cavern”, ha detto Heckle. “Alcuni anni fa abbiamo deciso di tenere più soldi possibile in banca per una eventuale ‘giornata di pioggia’, senza renderci conto che invece ci sarebbe stato un temporale”. I gestori del locale avevano quindi messo da parte “1,4 milioni di sterline in banca che ora sono dimezzati” a causa della pandemia. Anche il sindaco di Liverpool, Joe Anderson, rabbrividisce: “La prospettiva di perdere un gioiello nazionale come il Cavern è terribile“.