Ambiente & Veleni

“Li cresciamo noi, come potevamo ucciderli?”: il racconto dei detenuti di Gorgona che hanno liberato gli animali dal macello dell’isola-carcere

È il 25 giugno. Dall’isola di Gorgona, a 34 chilometri da Livorno, 85 animali strappati dalla macellazione stanno per essere imbarcati per raggiungere la terraferma, dove continueranno a essere accuditi. È il progetto “Arca della Libertà”, i cui protagonisti sono i detenuti del carcere dell’isola insieme all’associazione Lav (Lega anti vivisezione), che si occupa della crescita e dell’adozione di maiali, pecore e galline salvati dal mattatoio chiuso lo scorso gennaio. Ora la storia è finita in un reportage del Guardian. Nel video della Lav, invece, il racconto della “fucina” di Gorgona, “dove si rispettano i diritti degli umani e degli animali e si mette in pratica il mondo che vorremmo per il nostro futuro”. Nel filmato, anche l’inizio del trasferimento degli animali, le cui motivazioni sono raccontate tra gli altri da alcuni reclusi del penitenziario, dal presidente della Lav Gianluca Felicetti e dal direttore del penitenziario Carlo Mazzerbo.