Scienza

Coronavirus, oltre 4mila volontari per la sperimentazione del vaccino Made in Italy

A dare l'annuncio è stato l'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, con il GRAd-COV2 che verrà somministrato, a partire dal 24 agosto, dagli esperti dell'Istituto Spallanzani di Roma

Sono già 4mila le persone che si sono offerte volontarie per i test sull’uomo del nuovo vaccino Made in Italy contro il coronavirus GRAd-COV2. A dare l’annuncio è stato un soddisfatto assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato: “La manifestazione d’interesse pubblica dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive, Lazzaro Spallanzani di Roma, per la ricerca dei volontari per la sperimentazione del vaccino anti Covid-19 ha superato le 4mila adesioni. Una risposta straordinaria che riempie di orgoglio”, ha dichiarato il membro della giunta Zingaretti.

Il vaccino gode di un finanziamento iniziale di 8 milioni di euro, 5 erogati dallaRegione Lazio e 3 dal ministero della Ricerca Scientifica per il tramite del Consiglio Nazionale delle Ricerche e la sua sperimentazione sull’essere umano prenderà il via dal 24 agosto.

Realizzato, prodotto e brevettato dalla società biotecnologica italiana ReiThera, il vaccino utilizza la tecnologia del “vettore virale non-replicativo”, ovvero incapace di produrre infezione nell’uomo. Il vettore virale agisce come un minuscolo “cavallo di Troia”, che induce transitoriamente l’espressione della proteina spike (S) nelle cellule umane. Questa proteina è la “chiave” attraverso la quale il virus, legandosi ai recettori presenti all’esterno delle cellule polmonari, riesce a penetrare e a replicarsi all’interno dell’organismo umano. La presenza della proteina estranea innesca la risposta del sistema immunitario contro il virus.