Cronaca

Trasporto pubblico, ingressi a scuola in due orari diversi e potenziamento delle linee: le misure della Regione Lazio per settembre

Sono già state decise due fasce orarie da distribuire tra elementari, medie e superiori: una alle 8.30 e una alle 9.30. Mentre verrà avviato già da fine agosto un tavolo di confronto con le maggiori aziende regionali per coordinare un differente orario di apertura degli uffici e un utilizzo coerente alle esigenze della mobilità e dello smartworking

Due fasce orarie per l’ingresso a scuola, orari differenziati per gli uffici e potenziamento delle linee dirette a Roma e Viterbo, per evitare di concentrare i pendolari. Queste, in sintesi, le principali misure contenute nelle linee guida del Lazio per il trasporto pubblico, deliberate dalla giunta regionale. Lo scopo è alleggerire il carico per i trasporti in ottemperanza alle “direttive governative in materia di contenimento del contagio da Covid”, sia per chi viaggia che per chi lavora.

Sono già state decise due fasce orarie per l’ingresso, una alle 8.30 e una alle 9.30, mentre verrà avviato già da fine agosto un tavolo di confronto con le maggiori aziende regionali per coordinare un differente orario di apertura degli uffici e un utilizzo coerente alle esigenze della mobilità e dello smartworking.

“Le misure per garantire la sicurezza di lavoratori e utenti del Trasporto pubblico locale”, precisa la Regione, saranno applicate da settembre e riguarderanno “l’orario degli spostamenti degli studenti in collaborazione con Assessorato alla Formazione Regionale e Ufficio Scolastico Regionale”. Le due fasce orarie saranno distribuite tra scuole elementari, medie e gli istituti superiori. Attraverso simulazioni la società Cotral S.p.A. (l’azienda pubblica regionale che si occupa del trasporto su ruota) stimerà il fabbisogno “del servizio extraurbano” con la riapertura delle scuole, mentre è già stata fatta una stima finanziaria per l’intero anno scolastico 2020-2021: 10 milioni di euro per coprire il servizio aggiuntivo.

Per quanto riguarda il trasporto su rotaia, la Regione fa sapere di aver chiesto a Trenitalia “di effettuare uno studio per valutare l’impatto dell’incremento di domanda a settembre e fornire possibili modifiche per mitigare la situazione di sovra-saturazione“. All’azienda viene chiesto di elaborare ipotesi differenziate sulle soluzioni da adottare, a seconda che si mantenga l’attuale regime – che prevede solo il 50% degli utenti a bordo – o che si aumenti l’offerta di posti (il 100% seduto e il 60% in piedi). Al momento, fa sapere l’ente regionale, “l’analisi effettuata riguarda esclusivamente l’offerta nella tratta extraurbana della Roma-Civita Castellana-Viterbo” che verrà implementata, se necessario, anche con linee su gomma. Per la tratta Catalano-Viterbo, invece, è stato richiesto di inserire due linee “scolastiche” che possano condurre gli studenti nelle scuole rispettando le due fasce orarie previste.