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Grecia, meno tasse e più incentivi: il piano del Nobel Pissarides per rilanciare l’economia

Presentato al governo ellenico il piano dell'economista per spendere le risorse del Recovery fund. Interventi a tutto campo con un'attenzione particolare a classe media e fasce deboli: si va dalla riforma della giustizia alla riduzione dei costi dell'energia

Aumentare i redditi e il pil senza ingrossare il debito, per provare a uscire dalle sabbie mobili della crisi pandemica anche grazie ai 31 miliardi di euro, tra prestiti e sussidi, del Recovery fund. Così la Grecia, con le idee del Nobel Christopher Pissarides, spenderà i soldi stanziati dall’Ue per l’emergenza Covid. L’economista che guida la task force ellenica ha presentato al governo Mitsotakis un vademecum di gestione della spesa per aumentare stipendi e incassi anche con una forte azione di detassazione tramite azioni di politica economica che nelle intenzioni aumenteranno sistematicamente produttività, lavoro e investimenti. Il piano finanziario presentato dal Comitato prevede, tra l’altro, assistenza ai disoccupati per il reinserimento nel mercato del lavoro, incentivi fiscali per gli investimenti nelle società greche quotate, incentivi per fusioni e acquisizioni di società e accelerazione delle procedure giudiziarie per casi di conclamato interesse economico, il cui stallo causa un blocco del Pil.

Fisco più leggero per la classe media – Un significativo intervento riguarderà la detassazione per la classe media, particolarmente colpita dai tre memorandum della troika: lo scopo è stimolare un’economia fortemente abbattuta dal virus proprio nel momento in cui iniziava a crescere più rapidamente, subito prima che il lockdown chiudesse le attività. Nel dicembre scorso infatti i dati ellenici mostravano un oggettivo progresso, sia in termini di approccio ai mercati con i titoli di Stato, che di interesse degli investitori. La proposta del comitato Pissarides prevede che le tasse vengano ridotte in linea con le raccomandazioni dell’Ocse, che per anni ha richiesto la riduzione delle elevate aliquote fiscali per i cittadini greci, messi a dura prova dalla crisi del 2012. In particolare la riduzione dell’onere per il lavoro retribuito mediante misure combinate come l’abbattimento graduale dei contributi assicurativi, attraverso un importo fisso di contributi sanitari per tutti i dipendenti; la riduzione massimale di reddito assicurabile; l’integrazione del reddito in un’unica scala fiscale, indipendentemente dalla fonte.

Allo stesso tempo viene proposto di affrontare la disparità di genere nel mercato del lavoro. Si propone che il governo promuova il concetto di responsabilità sociale delle imprese, che dovrebbe sostenere le donne durante la gravidanza, considerando questo periodo come parte della normale carriera dei loro dipendenti e non come un ostacolo agli obiettivi aziendali. Proposta anche una legge antidiscriminazione nel mercato del lavoro e l’uguaglianza di genere.

Migliorare l’efficienza dei tribunali – Spazio anche ad una misura potenzialmente rivoluzionaria a queste latitudini: una riforma della giustizia che preveda corsie prefereziali per controversie strategiche, il cui ritardo può causare un danno ad erario e imprese, tramite dipartimenti specializzati nei tribunali per casi di significativo interesse finanziario per ottenere un pronunciamento al massimo in 12 mesi.

Infine la riduzione dei costi di produzione nelle attività di trasformazione, principalmente attraverso l’ammortamento fiscale accelerato per gli investimenti in attrezzature e la riduzione dei costi energetici. Proprio l’energia e il comparto green rappresentano due scommesse da vincere per la Grecia, diventata gas-hub dell’intero versante mediterraneo per via della contemporanea presenza dei gasdotti Tap, Tanap e Eastmed, contingenza che ha attirato l’attenzione dei grandi players come Usa, Russia e Turchia. Tra l’altro, al di là del Covid, la Grecia è già meta di attenzione di colossi come Tesla che via ha impiantato un laboratorio di altissima tecnologia. Inoltre l’amministratore delegato del gruppo minerario Eldorado Gold George Burns (presente nel paese nelle miniere di Kassandra) ha definito il paese ellenico una terra di nuove opportunità.

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