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Barbara Alberti: “I maschi dipendono da quel loro arnese: il ca**o che li rende rigidi e affezionati al potere”

L'amore, le relazioni con uomini e donne, le fragilità del maschio e gli esseri umani tra mille contraddizioni. Barbara Alberti è un fiume in piena e confessa di avere solo una certezza: “Morirò imperfetta”

È scrittrice, sceneggiatrice, drammaturga, giornalista, opinionista, conduttrice radiofonica e anche ex protagonista assoluta del “Grande Fratello Vip”. Barbara Alberti a 77 anni, una delle donne più lucide e brillanti della nostra cultura, non si sottrae a discettare su amore, relazioni, ma anche lanciarsi in una analisi impietosa dell’uomo di oggi. Poche certezze nella sua vita, come confessa in una lunga intervista a Il Foglio: “Morirò imperfetta”. Il discorso si sposta sugli anni che passano: “Io temevo tanto la vecchiaia. Ho corteggiato l’idea del suicidio per non passare i trent’anni. – confessa – Dai 24 ai 30 ho sentito l’invecchiamento con una potenza incredibile: cominciava a cambiarmi il viso e capivo che prima o poi sarei morta (…) Ci raccontano che le donne invecchiano peggio: è una menzogna! Sfuma la sessualità ed è una grande liberazione, anche se ora devono farci scopare fino a cento anni, perché vogliono raccontarci che siamo eterni, invincibili, e invece siamo soltanto zimbelli del mercato”.

Grande osservatrice degli esseri umani, la Alberti nota che si complicano la vita (e i sentimenti) tra mille contraddizioni: “Vanno sempre contro loro stessi, e farebbero qualsiasi follia per essere infelici. – afferma – Chi scrive a una posta del cuore sa benissimo cosa deve fare, non cerca un consiglio, non vuole risolvere niente, anche se sta soffrendo. Scrive perché cerca un’amica sconosciuta che per cinque minuti porti il suo peso, vuole una compagna di sofferenza e di dubbio”.

E i maschi? “Provo grande tenerezza per loro. Sono sempre su un palcoscenico, giudicati per tutto. Dipendono ancora da quel loro arnese, che è un’arma di sconfitta. Il cazzo. – ribadisce – È quello che li rende così rigidi e affezionati al potere, e li espone continuamente. Per noi è diverso, il piacere è un nostro segreto, non veniamo giudicate su come facciamo l’amore. Gli uomini sì e questo è terribile. Anche loro dovrebbero emanciparsi, sbarazzarsi di questa riduzione così meschina”.

Infine un bilancio amoroso, senza fronzoli né tabù: “Ho amato più uomini che donne. Questi nostri anni portano a molti conformismi ma anche a qualche bel risultato di libertà: la mia preferita è il fluid, perché io alla mia identità sessuale non ho mai creduto e mi è bastato innamorarmi anche solo una volta di una donna per capire che è una convenzione”.