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Coronavirus, in Catalogna 8 comuni tornano in lockdown: “Restare a casa, tranne per lavoro o necessità”. Salgono i casi anche a Barcellona

La regione ha registrato 816 contagi in più rispetto a sabato. Negli ospedali della provincia di Lleida ci sono già più di un centinaio di pazienti ricoverati per Covid-19: la città, che conta quasi mezzo milione di abitanti, è tornata alla Fase 1, così come altri 7 paesi della zona di Segrià

Il governo della Catalogna ha ordinato il confinamento totale nella città di Lleida, che conta quasi mezzo milione di abitanti, e in altri sette comuni della zona di Segrià, a causa di un focolaio incontrollato di coronavirus. La popolazione dovrà restare a casa tranne che per andare al lavoro o per altri spostamenti necessari. La Catalogna ha registrato 816 contagi in più rispetto a sabato. Negli ospedali della provincia di Lleida ci sono già più di un centinaio di pazienti ricoverati per Covid-19. I nuovi casi nella zona di Barcellona, riporta invece El Pais, si sono moltiplicati per quattro negli ultimi 12 giorni.

A neanche tre settimane dall’inizio della cosiddetta ‘nuova normalità’ dopo il lockdown, in Spagna si contano 73 focolai attivi di coronavirus e ogni giorno il numero aumenta. Già da una settimana oltre 130mila persone della provincia di Segrià era finiti in isolamento. Nel frattempo in tutto il Paese torna l’obbligo di indossare la mascherina non solo nei luoghi chiusi: in Catalogna è obbligatorio dal 9 luglio, in Estremadura dall’11 luglio.

Ora per 8 comuni catalani il ritorno alla Fase 1 è realtà: “La popolazione deve restare a casa tranne che per lavorare” e per altre necessità come andare in banca, comprare cibo o prendersi cura di una persona malata, ha spiegato il ministro della Salute della regione, Alba Vergés, in una conferenza stampa con quello degli Interni, Miquel Buch.