Giustizia & Impunità

Dieci donne accusano il giornalista ed ex assessore di Milano Paolo Massari in cella per violenza sessuale. I pm: “Modalità seriali”

Molte delle violenze di cui le donne hanno riferito sono lontane nel tempo e poiché il reato è procedibile solo per querela, da sporgere entro sei mesi, non saranno mai perseguibili penalmente. Venerdì - come riporta La Stampa -si è tenuto l'incidente probatorio dell'imprenditrice che lo ha denunciato per cristallizzare il suo racconto

In sette sono già state ascoltate dagli investigatori e altre si sarebbero fatte avanti con l’imprenditrice 56enne che, lo scorso 13 giugno, lo ha denunciato dopo essere fuggita dal suo seminterrato. Racconta tutte una storia simile: il giornalista di Mediaset, ora sospeso dall’azienda, ed ex assessore di Milano Paolo Massari, in carcere a San Vittore da quasi un mese con l’accusa di violenza sessuale, le avrebbe aggredite sessualmente. Molte delle violenze di cui le donne hanno riferito sono lontane nel tempo e poiché il reato è procedibile solo per querela, da sporgere entro sei mesi, non saranno mai perseguibili penalmente.

Venerdì – come riporta il quotidiano La Stampa – si è svolto l’incidente probatorio dell’imprenditrice per cristallizzare il suo racconto. Davanti alla procuratrice aggiunta Letizia Mannella e alla pm Alessia Menegazzo, nonché al difensore di Massari, l’avvocato Luigi Isolabella, ha ripercorso quel sabato sera di metà giugno quando, dopo un aperitivo con Massari, suo compagno di scuola ai tempi del liceo, lui l’ha invitata a casa per cambiare mezzo di trasporto e proseguire la serata in un ristorante.

Ma all’arrivo nell’appartamento, ha ribadito di nuovo, lui l’ha aggredita sessualmente “scaraventandola sul divano” fino a quando non è riuscita a fuggire correndo nuda in mezzo alla strada in zona Porta Venezia per chiedere aiuto. Stando alle altre testimonianze, si tratterebbe di un modus operandi che gli inquirenti, scrive sempre il quotidiano torinese, definiscono “seriale”. Dopo la denuncia dell’imprenditrice, altre due donne si erano fatte avanti con la trasmissione Chi l’ha visto? per raccontare storie simili, adesso arrivano altre testimonianze che per i poliziotti della Squadra Mobile irrobustiscono il quadro della personalità di Massari. Il giornalista nel 2010, quando era assessore l’ex assessore della giunta Moratti, si dimise e lasciò la carriera politica dopo le accuse di molestie sessuali – poi non sostanziate in sede penale – di una diplomatica norvegese e di una dipendente del Comune.