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Coronavirus, due maxi-focolai in impianti di lavorazione della carne in Brasile: oltre 1.000 contagiati nel Mato Grosso del Sud

Il cluster più importante è stato individuato in un impianto della Jbs, azienda che lavora carne suina, dove almeno 1.075 dipendenti erano risultati positivi al 1 luglio, pari al 30% delle persone testate. Altri 85 contagi sono stati riscontrati, invece, in un impianto per la lavorazione del pollame della Brf

Due focolai in altrettanti impianti di lavorazione della carne hanno fatto registrare oltre mille contagi in Brasile, dove la pandemia di coronavirus continua ad affliggere la popolazione, con 42.223 casi e 1.290 vittime solo nelle ultime 24 ore. I numeri del maxi-focolaio sono emersi dopo che la direzione ha avviato test di massa per i dipendenti, come hanno poi spiegato le autorità dello stato del Mato Grosso del Sud.

Il cluster più importante è stato individuato in un impianto della Jbs, azienda che lavora carne suina, dove almeno 1.075 dipendenti erano risultati positivi al 1 luglio, pari al 30% delle persone testate, con 2.518 negativi e altri 541 in fase di analisi. Altri 85 contagi sono stati riscontrati, invece, in un impianto per la lavorazione del pollame della Brf, che conta 1.500 addetti.

Si tratta di due aziende molto importanti per l’economia brasiliana. La Jbs si presenta come la più grande azienda mondiale di lavorazione della carne, mentre la Brf è la prima del mondo per l’esportazione di carne avicola. Gli impianti colpiti si trovano entrambe a Dourados, epicentro dell’epidemia nel Mato Grosso del Sud. Le due società hanno chiuso temporaneamente altri impianti nello stato del Rio Grande del Sud a causa dell’epidemia di Covid-19.