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Coronavirus Usa, in un giorno altri 53mila contagi. Trump: “Tutto sotto controllo”. Texas impone la mascherina in pubblico

"Credo che sia abbastanza ovvio che non stiamo andando nella giusta direzione", ha detto il virologo della Casa Bianca Fauci, contraddicendo ancora una volta il presidente. Picchi di infezioni nel sud-est del Paese, che si avvicina ai festeggiamenti del 4 luglio invitando gli americani a restare a casa

Donald Trump sfodera ottimismo: rassicura i cittadini americani che nelle aree più critiche del contagio “stiamo spegnendo le fiamme”, che il coronavirus “prima o poi sparirà” e che la “situazione è “sotto controllo”. Ma a smentirlo sono ancora oggi i numeri: gli Stati Uniti nelle ultime 24 ore hanno registrato più di 53mila contagi. I casi di infezione sono più di 2,7 milioni e ieri almeno sette Stati hanno fatto segnare il loro primato in un singolo giorno: Alaska, Arkansas, Florida, Georgia, Montana, South Carolina e Tennessee. Nelle ultime 24 ore i decessi sono stati 649, portando il numero complessivo delle vittime a 128,677.

Alla nuda verità delle statistiche si aggiunge anche il virologo della Casa Bianca Anthony Fauci che contraddice apertamente, di nuovo, il presidente. “Credo che sia abbastanza ovvio che non stiamo andando nella giusta direzione“, ha aggiunto intervistato dal direttore del Journal of the American Medical Association. Ad allarmare è la risalita della curva epidemiologica in stati come Arizona, California, Florida e Texas che rischia di compromettere anche i progressi che si sono fatti in altre parti del Paese per contenere il virus, mentre ogni Stato continua a procedere in ordine sparso. Intanto il governatore trumpiano del Texas, Greg Abbott, fa dietrofront e impone la mascherina in pubblico dopo il drammatico aumento di casi confermati e ricoveri ospedalieri.

Messaggi e segnali di allarme che arrivano alla vigilia del 4 luglio, giornata di festa nazionale che potrebbe segnare anche un’impennata nei contagi. Una possibilità che le autorità sanitarie scongiurano, chiedendo agli americani di rimanere a casa, senza i tradizionali viaggi e incontri in famiglia per celebrare l’Independence Day. “Sono molto preoccupato, soprattutto in vista del prossimo weekend, che lo stesso tipo di picchi si possano registrare non solo nelle aree dove si registrano ora, ma in altre che hanno già avuto il picco o che ancora non sono state interessate dall’epidemia”, ha detto Joshua Barocas, della Boston University School of Medicine. E Fauci, facendo un confronto con l’Unione Europea ha continuato: “Lì circa il 95% dei Paesi, o di più, hanno chiuso, noi con il nostro lockdown abbiamo chiuso il 50%”.