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Coronavirus, il padre di Boris Johnson aggira il divieto di ingresso e arriva nella sua casa in Grecia. “Viaggio essenziale”

Nonostante Londra sconsigli viaggi all'estero "non essenziali" e la Grecia non consenta voli diretti dal Regno Unito, Stanley, 79anni, è entrato nel Paese via Bulgaria per motivi economici legati alla sua proprietà, che vuole affittare per l'estate

In piena crisi pandemica aveva dichiarato che sarebbe andato comunque al pub per bersi una birra, nonostante fosse altamente sconsigliato. E anche ora Stanley Johnson, padre del premier britannico ricoverato per Covid nei mesi scorsi, interpreta a modo suo le misure previste dai Paesi per contenere il contagio e arriva in Grecia via Bulgaria. Questo, nonostante il ministero degli Esteri britannico attualmente sconsigli di effettuare viaggi all’estero “non essenziali” e la Grecia non consenta, fino al 15 luglio, voli diretti dal Regno Unito.

Ma Stanley non ha agito di nascosto, anzi: sul suo canale Instagram ha pubblicato un video con la didascalia: “In arrivo ad Atene questa sera” e una foto che lo ritrae mentre indossa una mascherina in quello che sembra essere un aeroporto. Un post che ha sollevato la polemica in Gran Bretagna, con l’opposizione che lo ha accusato di avere infranto le regole, ma Stanley si è difeso spiegando al Daily Mail che stava visitando la Grecia per motivi economici legati alla sua proprietà. Per lui dunque si trattava di un “viaggio essenziale”, perché doveva assicurarsi che il suo immobile fosse “a prova di Covid” per poterlo affittare in vista delle vacanze estive. Le spiegazioni non hanno convinto tutti, a cominciare dal deputato liberal democratico Jamie Stone, per il quale c’è il sospetto che “ci sia una regola per loro ed un’altra per tutti noi”.