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“L’uomo che ha lapidato il mio pappagallo è già libero, non farà neanche un minuto di carcere”: la rabbia di Enzo Salvi

All'indomani dell'aggressione i carabinieri hanno identificato il responsabile, un 25enne originario del Mali, che si è difeso dicendo di essersi spaventato sentendo il pappagallo parlare e, denunciato, è già tornato in libertà, cosa che ha scatenato il disappunto di Salvi

Non trattiene la rabbia Enzo Salvi e in un lungo post pubblicato su Instagram si sfoga, aggiornando sugli ultimi sviluppi della vicenda che lo ha visto protagonista lunedì 29 giugno a Ostia, quando il suo pappagallo Fly è stato preso a sassate da uno sconosciuto che poi si è avventato anche su di lui e un suo amico. L’attore se l’è cavata con qualche lieve contusione ma il suo volatile invece ha riportato un grave trauma cranico ed è stato ridotto in fin di vita. All’indomani dell’aggressione i carabinieri hanno identificato il responsabile, un 25enne originario del Mali, che si è difeso dicendo di essersi spaventato sentendo il pappagallo parlare e, denunciato, è già tornato in libertà, cosa che ha scatenato il disappunto di Salvi.

Non riesco a dimenticare quel SOGGETTO che lo prendeva a sassate…..e che adesso gira libero….mentre Fly lotta per vivere – scrive nel post su Instagram -. Purtroppo il reato per il maltrattamento di animali ha pene ridicole: qualche mese di carcere che non sarà mai scontata o di una multa che non sarà mai pagata. In uno stato civile non può un tale soggetto essere lasciato a piede libero e magari continuare a maltrattare altri animali o persone. Mentre il mio Fly sta soffrendo, lui va girovagando senza aver visto per un solo minuto il carcere. Servono pene più aspre e un maggiore controllo del territorio”, ha concluso.