Società

Artisti di strada, a Milano riprendono le performance: “C’è il via libera della Regione”

L'assessorato di Galimberti: "Ci mobiliteremo con gli atti formali e nel giro di qualche giorno gli artisti potranno riprendere le proprie attività"

Torneranno gli artisti di strada per le vie di Milano. Lo hanno chiesto a gran voce proprio loro. Fra le iniziative, anche il flash mob del 23 giugno, in Piazza della Scala, davanti al famoso teatro. Sono fermi dall’1 marzo, quando hanno deciso spontaneamente di sospendere le proprie attività, per ridurre gli assembramenti. Poco dopo, è stata chiusa Stradarte, la piattaforma che disciplina la distribuzione degli artisti per la città: prima di esibirsi devono prenotare uno slot disponibile, stampare – o scannerizzare – l’autorizzazione e tenerla con sé durante tutta la performance. Affinché possano riprendere a lavorare è necessario che riapra. E così sarà, proprio a partire dal 24 giugno. Dal giorno successivo sarà perciò possibile tornare a esibirsi (la prenotazione richiede 24 ore di anticipo).

La strada per arrivare a questo traguardo è cominciata settimane fa. “Con la fase 2 sono ripartiti anche gli spettacoli dal vivo. Tutti noi ci aspettavamo perciò che Stradarte tornasse a funzionare, ma i giorni passavano e dall’ufficio Informagiovani, che gestisce la piattaforma, ci comunicavano che non era possibile”, spiega Dario Buccino, presidente dell’Associazione ASM Confesercenti Artisti di Strada a Milano. Comincia quindi un dialogo con l’assessore all’Educazione e Istruzione Laura Galimberti, che ha la delega per l’arte di strada.

L’ordinanza di Regione Lombardia (emessa il 12 giugno e valida dal 15 fino al 30) dà il via libera agli spettacoli dal vivo, ma specifica l’importanza di garantire il distanziamento di almeno un metro fra chi assiste. L’inghippo sta proprio qui. Gli spettacoli degli artisti di strada hanno un numero di spettatori imprevedibile e variabile, che potrebbe causare assembramenti. “Ma il problema non è irrisolvibile. Chi si esibisce, per esempio, può disegnare dei cerchi per terra come segnaposto. Può pensare a spettacoli più brevi, in modo da disperdere la folla con più frequenza. Oppure, può interrompere la performance se vede che le regole di distanziamento non vengono rispettate. L’interazione con le persone ci caratterizza e in questo caso può esserci alleata: i nostri spettacoli, essendo all’aperto e con un ampio ricambio di pubblico, sono fra i più sicuri”, continua Buccino.

Nel frattempo, qualcuno si è reinventato: chi ha usato la propria conoscenza delle vie cittadine per fare consegne a domicilio, chi ha iniziato a esibirsi in streaming. In seguito a dialoghi e incontri portati avanti da Asm Milano con il comune e con l’ufficio Informagiovani, tra i quali, sottolinea Buccino, c’è sempre stata grande sintonia e collaborazione, qualcosa si è mosso. Contattato da ilfattoquotidiano.it, l’assessorato ha fatto sapere di aver chiesto alla Regione Lombardia un parere in merito all’interpretazione dell’ordinanza: “Dato che non veniva fatto specifico riferimento agli artisti di strada, abbiamo chiesto se le regole previste fossero applicabili anche a questi ultimi. Ci è stato risposto di. A questo punto, ripartire è possibile”. Da parte di Asm Milano c’è “gratitudine e felicità”: dal 25 giugno si torna a suonare.