Calcio

Mario Corso morto, addio al “piede sinistro di Dio”: bandiera interista, fu protagonista dell’epopea del ‘Mago’ Herrera. Aveva 78 anni

Fece parte della Grande Inter dei Moratti e ha contribuito a portare al Meazza quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Mancino educato e letale, in maglia nerazzurra ha collezionato 509 presenze e realizzato 94 reti. È lui, inoltre, ad aver inventato la famosa punizione "a foglia morta"

Se ne è andato un altro dei protagonisti della grande Inter di Helenio Herrera. A 78 anni è morto Mario Corso, per tutti Mariolino, centrocampista mancino diventato una bandiera nerazzurra dopo aver indossato la maglia del club dal 1957 al 1973, negli anni gloriosi del Mago in panchina. Corso avrebbe compiuto 79 anni il 25 agosto. Era ricoverato da giorni in ospedale.

A dare l’annuncio sui social è stata la società nerazzurra che in un tweet ha pubblicato la foto del centrocampista con indosso la maglia del club e un messaggio rivolto ai tifosi: “È scomparso Mario Corso, interista, campione eterno dotato di infinita classe. Con il suo sinistro ha incantato il mondo in una squadra che ha segnato un’epoca. I pensieri e l’affetto di tutti noi vanno alla famiglia in questo momento difficile”.

Corso è stato uno dei protagonisti della Grande Inter di Helenio Herrera e dei Moratti. Fedele al club dal 1957 al 1973, ha contribuito a portare al Meazza quattro scudetti, due Coppe dei Campioni e una Coppa Intercontinentale. Sinistro educato e letale, in maglia nerazzurra Corso ha collezionato 509 presenze e realizzato 94 reti. È lui, inoltre, ad aver inventato la famosa punizione “a foglia morta”, sua specialità, tecnica che ha ispirato maestri del calcio piazzato come Alex Del Piero. Il primo gol in maglia interista lo ha segnato a 17 anni e 92 giorni, un record ancora imbattuto tra i tanti attaccanti e campioni che negli anni hanno indossato la casacca nerazzurra.