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Trump contro il libro di Bolton che lo accusa di aver chiesto aiuto alla Cina per la rielezione: “Bugiardo, ha infranto la legge”

La reazione del tycoon arriva poche ore dopo la diffusione da parte dei media americani di alcune anticipazioni riguardanti il presunto uso personalistico della politica estera e commerciale americana da parte del presidente. Intanto, il Dipartimento di Giustizia ha presentato a un giudice federale una richiesta d’urgenza per bloccare la pubblicazione del memoriale

È scontro tra la Casa Bianca e l’ex consigliere per la Sicurezza Nazionale Usa, John Bolton, dopo le anticipazioni del suo nuovo libro diffuse da Wall Street Journal e New York Times in cui, tra le altre cose, si accusa il presidente di aver chiesto l’aiuto dell’omologo cinese, Xi Jinping, per ottenere la rielezione. Bolton, ha dichiarato il tycoon in un’intervista alla Fox, “ha infranto la legge” con la pubblicazione del suo libro, sostenendo che le informazioni diffuse sono riservate e classificate. E il Dipartimento di Giustizia ha presentato a un giudice federale una richiesta d’urgenza per bloccare la pubblicazione del memoriale.

L’ex consigliere “è un bugiardo – ha tuonato il magnate -, nessuno è stato più duro di me con la Russia e con la Cina. Alla Casa Bianca non lo sopportava nessuno”. A supportare il presidente è accorso anche il rappresentate Usa al commercio, Robert Lighthizer, sostenendo che “non è assolutamente vero” che Donald Trump ha chiesto al presidente cinese di acquistare prodotti agricoli statunitensi per aiutarlo a vincere alle elezioni di novembre, visto che l’agricoltura è dominante nell’economia statunitense: “Non è assolutamente vero, non è mai accaduto. Ero lì e non ricordo che sia mai accaduto”.

Intanto, dopo le minacce di Trump delle ultime ore, con il tycoon che ha dichiarato che l’ex collaboratore potrebbe incappare “in problemi penali” in caso di pubblicazione, il Dipartimento di Giustizia ha presentato a un giudice federale una richiesta d’urgenza per bloccare la diffusione del memoriale, sostenendo che “la pubblicazione del manoscritto danneggerebbe la sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. Secondo la richiesta presentata al tribunale federale, inoltre, l’ex consigliere ha violato l’accordo di riservatezza sottoscritto con la Casa Bianca e non ha sottoposto il manoscritto al vaglio delle autorità prima della sua pubblicazione per verificare l’eventuale rivelazione di informazioni riservate.

L’uscita del libro è in programma la prossima settimana, ma oltre alle anticipazioni, Bolton ha anche rilasciato un’intervista televisiva alla Abc che andrà in onda domenica. Ma i media americani, oltre all’ipotesi di uso personalistico e a fini politici della politica estera e commerciale americana, hanno anche raccontato di episodi controversi riguardanti la banca turca Halkbank, un caso attualmente aperto negli Usa, e l’azienda tecnologica cinese Zte.

Secondo l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale, Trump ha inoltre adottato “l’ostruzione della giustizia come stile di vita”, mentre durante la procedura di impeachment per la questione ucraina si scagliava contro i democratici del Congresso che volevano fare luce sulla vicenda. Su questo punto, però, Bolton ha ricevuto numerose critiche, visto che all’epoca, ancora in carica, si rifiutò di testimoniare personalmente davanti al Congresso durante il procedimento di impeachment.

Ma gli episodi citati non finiscono qui. Nel testo si parla anche di un incoraggiamento da parte di Trump a Xi Jinping per la costruzione di campi di internamento in Cina per le minoranze musulmane. “Trump disse che Xi doveva procedere con la costruzione dei campi” e che era “esattamente la cosa giusta da fare”, scrive l’ex consigliere per la Sicurezza nazionale.