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Snapchat, stop ai messaggi di Trump: “No a chi incita a violenza razziale e ingiustizia”

"La violenza e l'ingiustizia razziale non hanno posto nella nostra società e stiamo insieme a tutti coloro che cercano pace, amore, uguaglianza e giustizia in America ", ha detto un portavoce della società

“Non andremo ad amplificare le voci che incitano alla violenza razziale e l’ingiustizia facendo loro promozione gratuita”. Snapchat, la rete social molto usata dai giovani, ha accusato Donald Trump di incitare alla “violenza razziale” e ha annunciato che non promuoverà più i suoi messaggi. In sostanza l’account di Trump sarà rimosso dalla sezione “Discover”, dove è possibile trovare contenuti informativi, o che riguardano la politica, oltre a brand e vip.

“La violenza e l’ingiustizia razziale non hanno posto nella nostra società e stiamo insieme a tutti coloro che cercano pace, amore, uguaglianza e giustizia in America”, ha proseguito un portavoce della società. Snapchat diventa così il secondo social, dopo Twitter, a mettere un freno alle dichiarazioni del presidente. Già nei giorni scorsi il sito di microblogging aveva deciso di bollare come “potenzialmente fake due tweet dell’inquilino della Casa Bianca che insinuava il rischio di brogli nel voto per posta. Una modalità da lui fortemente scoraggiata in vista del voto di novembre, e che aumenterebbe la partecipazione.