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David Guetta: “Ho registrato un pezzo speciale in onore di George Floyd” e lancia un remix. Sui social scoppia la polemica

Parte un remix su un celebre discorso di Martin Luther King e il dj francese David Guetta viene contestato sui social. In diretta dal suo attico di Manhattan vista oceano, Guetta ha dato appuntamento da tempo per una lunga notte di musica in streaming

“La scorsa notte ho registrato un pezzo speciale in onore di George Floyd”. Parte un remix su un celebre discorso di Martin Luther King e il dj francese David Guetta viene contestato sui social. In diretta dal suo attico di Manhattan vista oceano, Guetta ha dato appuntamento da tempo per una lunga notte di musica in streaming. Lui mixa brani a manetta e i suoi follower che si accaparrati le “zoom rooms” ballano finendo in diretta tra le scelte di regia dell’evento web.

Superparty in diretta planetaria con il fine di raccogliere fondi per aiutare diverse organizzazioni medico-sanitarie che si battono per contrastare il Covid-19. Niente di male, soprattutto per chi ama il genere. Solo che sul fare del mattino, Guetta ha preso in mano il microfono e ha presentato un brano speciale in onore di George Floyd, l’uomo ucciso a Minneapolis da un agente di polizia bianco. “Più unità e pace”, sussurra Guetta e come insolito canto ecco partire la voce di Martin Luther King nel famoso discorso “I have a dream” pronunciato il 28 agosto del 1963 dopo la lunga marcia su Washington. Scelta che per molti utenti dei social non sembra essere di buon gusto.

In molti hanno commentato il minuto di video con Guetta che saltella e smuove leve e levette del mixer mentre la voce tremante di MLK, ricordiamolo un altro afroamericano ucciso per aver difeso e promosso i diritti civili della popolazione afroamericana, declama il suo sogno di uguaglianza e libertà in un mondo di razzismo e di odio. C’è chi paragona il video ad una scena di un film comico parodico, altri lo definiscono puro “trash”, anche se c’è una sparuta minoranza che ne accetta il fare scomposto e fuori luogo: “Magari è l’unico modo per molti bianchi di farsi sensibilizzare sul tema”.