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Minneapolis, arrestato e indagato per omicidio colposo l’agente che ha immobilizzato Floyd. “I due si conoscevano, avevano lavorato insieme”

È quanto ha riferito in un tweet Andrea Jenkins, vicepresidente del consiglio comunale di Minneapolis, a pochi giorni dall'uccisione per soffocamento del 46enne afroamericano. Nei suoi 19 anni al dipartimento, il poliziotto aveva ricevuto almeno una decina di denunce per il suo comportamento, senza mai un provvedimento disciplinare se non una lettera di richiamo

Derek Chauvin e George Floyd si conoscevano e avevano lavorato insieme come buttafuori in un locale della città. È quanto ha riferito in un tweet Andrea Jenkins, vicepresidente del consiglio comunale di Minneapolis, a pochi giorni dall’uccisione per soffocamento del 46enne afroamericano immobilizzato e premuto a terra con un ginocchio sulla nuca proprio dal poliziotto che era anche suo ex collega. Mentre l’uomo implorava di essere liberato dalla morsa dicendo “I can’t breathe”, non posso respirare, Chauvin ha continuato a esercitare pressione fino a quando l’uomo è morto. Per questo l’agente è stato arrestato ed è indagato per omicidio colposo.

I due, scrive in un tweet Jenkins, hanno lavorato insieme per molto tempo come addetti alla sicurezza di un night club di Minneapolis. E una conferma, secondo alcuni media locali, è arrivata anche dal proprietario del locale in questione.

Intanto Chauvin, dopo essere stato licenziato con gli altri tre agenti che hanno partecipato al fermo di Floyd, è anche indagato per omicidio colposo. A comunicarlo è stato John Mark Harrington, il capo del dipartimento della pubblica sicurezza del Minnesota, mentre non è ancora stato chiarito se anche gli altri colleghi coinvolti saranno arrestati.

Gli organi di stampa americani riportano che Chauvin, nei suoi 19 anni al dipartimento, aveva ricevuto almeno una decina di denunce per il suo comportamento, senza che fosse mai stato avviato nei suoi confronti alcun procedimento disciplinare, tranne in un solo caso una lettera di richiamo.

E su quest’ultimo punto, a finire nella polemica potrebbe essere anche la ex candidata democratica per la corsa alla Casa Bianca, Amy Klobuchar, ora tra le aspiranti vice di Joe Biden. Secondo quanto riportato dai media americani, quando era procuratrice nella contea di Hennepin, Klobuchar ha rifiutato di perseguire Derek Chauvin. Nel 2006, il poliziotto era uno dei sei agenti che hanno ucciso il 42enne Wayne Reyes dopo che l’uomo aveva brandito un fucile contro la polizia, secondo quanto riferito da un rapporto del gruppo Minneapolis Communities United Against Police Brutality. Secondo Star Tribune, inoltre, Klobuchar non ha accusato penalmente altri poliziotti coinvolti in oltre venti incidenti simili che hanno coinvolto agenti durante il periodo in cui è stata procuratrice, dal 1999 al 2007.