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Coronavirus, la Francia va al voto il 28 giugno “con mascherine obbligatorie”: 16 milioni di elettori per il ballottaggio alle municipali

Il 15 marzo si era votato al primo turno, scelta che aveva provocato critiche nei confronti del governo che ha mandato i cittadini alle urne pochi giorni dopo l'inizio del lockdown. Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha sottolineato che gli elettori si porteranno la penna da casa e saranno gli unici a toccare i propri documenti

La Francia andrà al voto con mascherina obbligatoria. Il 28 giugno, ha annunciato il primo ministro Edouard Philippe, i cittadini transalpini si recheranno ai seggi per il ballottaggio delle elezioni municipali. Il primo turno si era svolto il 15 marzo, con una parte della popolazione che aveva in quell’occasione criticato la scelta del presidente Emmanuel Macron di non rimandare la convocazione alle urne nonostante il lockdown appena iniziato.

In vista del 28 giugno, l’esecutivo ha deciso di applicare lo stesso principio imponendo ai propri cittadini di recarsi ai seggi indossando le mascherine protettive, specificando però che in caso di nuovo aggravamento della pandemia le autorità potrebbero rinviare la data su consiglio del comitato scientifico. Lo stesso Philippe ha rivendicato, prendendosene la responsabilità, la decisione di andare al voto il 15 marzo, così come la scelta del 28 giugno come data utile per il ballottaggio.

Il primo turno ha permesso di designare il consiglio municipale in 30.143 comuni. Bisogna ora organizzare il ballottaggio in altri 5mila municipalità, per un totale di 16 milioni di elettori. Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner, ha sottolineato che, oltre all’obbligo di mascherina, gli elettori si porteranno la penna da casa e saranno gli unici a toccare i propri documenti.