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Codice appalti, ministra De Micheli apre alla deroga. E sul “modello Genova” esteso a tutto arriva il no anche dell’Ance

Il governo è al lavoro sul nuovo decreto semplificazioni, dove una parte importante riguarderà il tema dei cantieri. Sia il Movimento 5 stelle con Di Maio, sia Matteo Renzi con il suo ‘piano shock’ sostengono che sia necessario un superamento del ‘codice degli appalti‘. Ma da dove partire? Il presidente dell’Ance Gabriele Buia, in un video convegno organizzato dalla Fillea Cgil è chiaro: “Per noi il ‘modello Genova’ non è replicabile, è un modello che ha tutte una serie di peculiarità e che abbiamo sempre contestato. A noi non va bene”.
Al convegno ha partecipato anche la ministra delle Infrastrutture e Trasporti, Paola De Micheli. “Mi auguro – ha detto – che non sia replicabile per il semplice fatto che non vorrei che accadesse più un dramma come quello. Io – ha aggiunto la ministra – non ho mai visto un’opera fatta bene senza aziende che lavorassero nella legalità io penso ai 120 giorni per tutte le opere e per tutte le autorizzazioni”. A lanciare un’idea è il presidente dell’Anticorruzione Francesco Merloni: “Per evitare procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea, basterebbe una norma che consentirebbe la deroga al codice limitata nel tempo, prorogando lo stato d’emergenza fino al 31 dicembre, a condizione che questo non significhi abbandono dei presidi di legalità”. “Concordo con questa proposta -ha risposto De Micheli che poi ha annunciato la modifica del Cipe, ossia il Codice – abbiamo in testa di riformarlo, su richiesta espressa del presidente Conte”.