Calcio

Coronavirus, calcio: ok del Comitato tecnico al protocollo. Spadafora: “Via agli allenamenti, il 28 maggio decideremo su ripartenza Serie A”

Il nuovo protocollo scritto dai consulenti medici di Figc e Lega riceve il via libera del Cts: autorizzati le sedute collettive senza obbligo di ritiro forzato. La novità: se un giocatore risulta positivo viene isolato e gli altri possono continuare ad allenarsi. Così il campionato può ripartire, il ministro: "Riunione giovedì prossimo, saremo nelle condizioni per decidere una data"

Il nuovo protocollo per la ripartenza del calcio ha ricevuto il via libera del Comitato tecnico scientifico del governo. Significa che gli allenamenti collettivi potranno riprendere, come ha spiegato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ai microfoni di RaiSport. Una possibile ripresa della Serie A è più vicina: “Ho convocato una riunione il 28 maggio, con il presidente Figc Gravina, della Lega A Dal Pino e tutte le altre componenti perché giovedì prossimo saremo nelle condizioni per decidere una data, se e quando far ripartire il campionato”, ha spiegato Spadafora.

Il nuovo protocollo scritto dai consulenti medici di Figc e Lega autorizza gli allenamenti collettivi e non obbliga più i giocatori a restare in ritiro forzato. Quest’ultimo scatterà solamente se verrà trovato un positivo in squadra. Qui però la novità più importante, che permetterebbe una ripresa della Serie A senza rischio di una nuova sospensione: in caso di positività, il giocatore contagiato viene isolato, ma gli altri possono continuare ad allenarsi.

Il ministro Spadafora ha spiegato che da parte del Cts “sono state fatte valutazioni molto puntuali e la Figc si è mostrata disponibile a rivedere la prima proposta. Ci sono stati dei chiarimenti sui tempi di isolamento e della quarantena per i calciatori trovati eventualmente positivi”. Nelle valutazioni del Cts anche la necessità “di evitare di incidere sui tamponi” a disposizione della popolazione. Il ministro dello Sport ha detto che “è giusto che in un momento difficile per gli italiani anche il mondo del calcio abbia la possibilità di riprendere in sicurezza“.

Spadafora ha poi specificato che sul format migliore per finire il campionato non si esprimerà: “Ipotesi Play-off? Mi accusano di essere estraneo al mondo del calcio e dello sport ma mi sto rendendo conto in questo periodo che a cambiare idea non sono soltanto io ma siamo in tanti, anche la Uefa“, che ha posticipato al 17 giugno la data limiti per comunicare se e come le leghe nazionali intendono portare a termine i rispettivi campionati. “Il format lo decidono giustamente le federazioni. La cosa importante credo sia iniziare il campionato e che si inizia per concluderlo, quindi tutte quelle che possono essere le soluzioni per consentire realisticamente la conclusione del campionato nel momento in cui riparta, credo sia importante“, ha spiegato il ministro al Tg Sport su Rai 2.