Cronaca

Fase 2, lo scatto in avanti di Zaia: in Veneto si può attraversare il confine regionale per far visita a parenti e fidanzati

La deroga alla legge quadro nazionale - che prevede la libera circolazione solo a partire dal 3 giugno - nasce tra le province confinanti di Rovigo e Ferrara. Accordo esteso anche con il Friuli e il Trentino, per spostarsi bisognerà comunque avere l'autocertificazione

La libera circolazione tra Regioni d’Italia è permessa solo dal 3 giugno, ma il Veneto farà eccezione da subito. Nel primo giorno della ‘nuova Fase 2’ il governatore Luca Zaia fa uno scatto in avanti e annuncia un accordo con i colleghi di Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Provincia di Trento: ci si potrà spostare anche fuori regione tra province confinanti, con l’autocertificazione, per vedere parenti e fidanzati.

Bonaccini e Zaia hanno informato i prefetti di Ferrara e Rovigo del nuovo via libera agli spostamenti interregionali fra le province confinanti, chiedendo la collaborazione delle forze di polizia. I governatori ricordano che “la decisione è stata assunta in ragione della positiva evoluzione dello stato epidemiologico, e a fronte dell’esigenza manifestata da numerosi cittadini residenti nelle due province”. Ferrara e Rovigo sono stati due dei territori meno colpiti dall’emergenza Covid. Per questi spostamenti sarà comunque necessaria una autocertificazione, nella quale dovranno essere motivate le ragioni.

La nuova Fase 2 che si è aperta oggi dà spazio alle Regioni per aprire o chiudere di più, ma gli esperti esaminano il caso Veneto anche alla luce dei dati dei contagi, fondamentali per ponderare le decisioni. E in Veneto Zaia rivendica di “aver riaperto praticamente tutto”, anche i confini con le Regioni vicine.