Scuola

Maturità e prove di terza media 2020: le ordinanze del Ministero con le nuove regole per quest’anno scolastico

Le valutazioni finali saranno fatte sulla base della media tenuta dagli studenti durante l'anno scolastico e del loro percorso di studi, mentre gli esami di terza media saranno sostituiti dalla sola discussione per via telematica della cosiddetta "tesina". Tutti ammessi invece gli studenti che dovranno sostenere le prove di Maturità: avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30 e saranno composti solo dal colloquio orale che si svolgerà in presenza

Maturità, esami di terza media e valutazione finale degli alunni: sono pronte le tre ordinanze del Ministero dell’Istruzione con le indicazioni per la chiusura di questo anno scolastico. Provvedimenti che tengono conto di quanto previsto dal decreto scuola, approvato ad aprile, e dell’emergenza coronavirus. Presentati alle Organizzazioni Sindacali, sono state inviate ieri al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il necessario parere prima della loro pubblicazione. Stabilito quindi che non si ritornerà in classe fino al prossimo settembre, le valutazioni finali saranno fatte sulla base della media tenuta dagli studenti durante l’anno scolastico e del loro percorso di studi, mentre gli esami di terza media saranno sostituiti dalla sola discussione per via telematica della cosiddetta “tesina”. Tutti ammessi invece gli studenti che dovranno sostenere le prove di Maturità: avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30 e saranno composti solo dal colloquio orale che si svolgerà in presenza, davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio.

Il Ministero intanto è al lavoro per la riorganizzazione del rientro tra i banchi: “Per settembre stiamo lavorando su più opzioni possibili e non se ne esclude nessuna”, ha fatto sapere il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, nel corso della diretta streaming di Parole Ostili, evento dedicato al contrasto dell’odio in rete. “Lo stiamo facendo – ha spiegato il ministro – confrontandoci con il mondo della scuola, con i comitati con le associazioni. Con tutto il Paese, perché la scuola risponde a tutto il Paese. Il nostro compito – ha poi concluso Azzolina – è immaginare tutte le opzioni possibili cosicché a seconda dello scenario epidemiologico che avremo a settembre e che non possiamo conoscere oggi, noi saremo pronti a far sì che il diritto all’istruzione venga rispettato”.

MATURITA’ – Tutti ammessi alla maturità: gli esami avranno inizio il 17 giugno alle ore 8.30. Previsto, per quest’anno, il solo colloquio orale. Di solito il 96% dei ragazzi viene ammesso, in media, ogni anno, all’esame finale: il prossimo giugno, invece, tutti avranno la possibilità di sostenere le prove, tenuto conto del periodo dell’emergenza. Ma i crediti di accesso e il voto finale si baseranno sul percorso realmente fatto dagli studenti. Per dare il giusto peso al percorso scolastico, viene previsto che il credito del triennio finale viene rivisto e aumentato: potrà valere fino a 60 punti, anziché 40, come prima dell’emergenza. Al colloquio orale si potranno conseguire fino a 40 punti. Il voto massimo finale possibile resta, infatti, 100/100. Si potrà ottenere la lode, come ogni anno. I crediti del triennio finale di studi saranno ricalibrati secondo le tabelle che saranno allegate all’ordinanza ministeriale. L’anno in corso avrà un peso fino a 22 crediti. La prova orale si svolgerà in presenza (a meno che le condizioni epidemiologiche non lo consentano e con specifiche deroghe per casi particolari) davanti a una commissione composta da 6 membri interni e un Presidente esterno, in modo che gli studenti possano essere valutati dai docenti che conoscono il loro percorso di studio. Il documento, con quanto effettivamente svolto, sarà prodotto dai Consigli di classe entro il 30 maggio. A quel documento farà riferimento la commissione per la predisposizione dei materiali che saranno proposti ai candidati alla prova orale. Ciascun candidato discuterà, in apertura di colloquio, un elaborato concernente le discipline di indirizzo, trattando un argomento concordato che sarà assegnato dai docenti di quelle discipline a ogni studente entro il 1° giugno. Prevista, poi, la discussione di un breve testo, già oggetto di studio nell’ambito dell’insegnamento di lingua e letteratura italiana durante il quinto anno. Si farà riferimento ai testi contenuti nel documento elaborato dal Consiglio di classe. Il candidato analizzerà, a seguire, un materiale assegnato dalla commissione sempre coerente con il percorso fatto. Saranno infine esposte le esperienze svolte nell’ambito dei Percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento e saranno accertate le conoscenze relative a “Cittadinanza e Costituzione” secondo quanto effettivamente svolto dalla classe.

ESAMI DI TERZA MEDIA – In linea con quanto previsto dal decreto scuola di aprile, studentesse e studenti saranno valutati attraverso lo scrutinio finale che terrà anche conto anche di un elaborato da consegnare entro il prossimo 30 maggio. L’argomento dell’elaborato sarà concordato con i docenti, valorizzando il percorso fatto da ciascuno studente. Sarà presentato oralmente, in modalità telematica, davanti al Consiglio di classe, prima dello scrutinio finale e sarà valutato sulla base dell’originalità, della coerenza con l’argomento assegnato, della chiarezza espositiva.

VALUTAZIONE FINALE E RECUPERO INSUFFICIENZE – La valutazione avverrà sulla base di quanto effettivamente svolto, gli alunni potranno essere ammessi alla classe successiva anche in presenza di voti inferiori a 6 decimi, in una o più discipline. Ma, assicura il Ministero, non sarà “6 politico”. Le insufficienze compariranno, infatti, nel documento di valutazione. E per chi è ammesso alla classe successiva con votazioni inferiori a 6 decimi o, comunque, con livelli di apprendimento non consolidati sarà predisposto dai docenti un piano individualizzato per recuperare, nella prima parte di settembre, quanto non è stato appreso. Il piano sarà allegato al documento di valutazione finale. Resta ferma la possibilità di non ammettere all’anno successivo studentesse e studenti con un quadro carente fin dal primo periodo scolastico. L’Ordinanza tiene conto degli studenti con Bisogni Educativi Speciali (BES). L’attività didattica del prossimo anno scolastico sarà riprogettata per recuperare contenuti non svolti durante quest’anno.