Cronaca

Coronavirus, al Cimitero Maggiore di Milano 60 persone sepolte nelle fosse con croci di plastica: “Sono le vittime non reclamate dai parenti”

Al Cimitero Maggiore di Milano, al campo 87, le sepolture per coloro che hanno perso la vita a causa del coronavirus sono state ricavate in grandi fosse. Al posto delle tradizionali lapidi, ci sono croci di plastica. “Queste persone non avevano nessuno che poteva occuparsi di loro – ha spiegato l’assessora ai Servizi civici, Roberta Cocco – per questo il Comune ha voluto garantire loro uno spazio e una sepoltura con grande dignità”. Si tratta, come ha spiegato l’assessora, di morti che nessun parente ha reclamato. “Ci tengo a dire una cosa – ha aggiunto – ho purtroppo sentito parlare di fosse comuni, non è così, perché ogni persona ha un cippo con il nome e ogni salma viene sepolta singolarmente”.