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Boxe, Mayweather vuole rientrare nella storia: farà l’allenatore. Duran: “Ha doti tecniche e psicologiche per diventare un grande”

L'americano è stato campione del mondo in cinque diverse categorie, si è ritirato nel 2017 dopo 50 vittorie in altrettanti incontri. Alessandro Duran: "Pugile e allenatore: sono due cose completamente differenti, ma lui ha le qualità per sfondare anche a bordo ring"

Per il momento segue la preparazione del figlio e del nipote, chiusi nella sua abitazione americana a causa delle restrizioni per il coronavirus, ma la decisione è stata già presa e annunciata nei social. Floyd Mayweather Jr, fuoriclasse della boxe, diventerà un tecnico, non si sa ancora ufficialmente di chi ma non faticherà di certo a trovare allievi. Mayweather è stato campione del mondo in cinque diverse categorie, si è ritirato nel 2017 dopo 50 vittorie in altrettanti incontri. Farà l’allenatore nella sua palestra di Las Vegas, seguendo le orme di suo padre e dello zio Roger, scomparso da poco. Proprio il recente lutto gli ha dato la spinta qualche giorno fa per la dichiarazione su instagram.

“Mayweather ha le doti tecniche e psicologiche per poter diventare un grande allenatore”, spiega da Ferrara Alessandro Duran, uno dei migliori pugili italiani degli anni Novanta, oggi responsabile di una palestra e intelligente commentatore televisivo. “Pugile e allenatore: sono due cose completamente differenti. Da allenatore bisogna entrare nella testa degli altri ed è molto difficile perché ogni soggetto è diverso. Come base e come tecnica Mayweather non avrà nessun problema. Combatteva con il manuale della boxe tra le mani. È stato il pugile più criticato negli ultimi vent’anni, ma è stato sicuramente il numero uno”.

Alessandro, tre volte campione europeo dei pesi welter e due volte campione mondiale per la Wbu, e il fratello Massimiliano sono stati allenati dal papà, l’oriundo argentino Juan Carlos. “A mio padre non fecero dare l’esame come tecnico, perché aveva più di 40 anni. Fu una cosa vergognosa. Ne aveva 43 ed era stato sul ring fino ai 37. Ha tirato fuori due campioni del mondo, io e Massimiliano. È un luogo comune che un campione non possa diventare un eccellente tecnico. Per esempio Archie Moore è stato grande sia da pugile che all’angolo. Juan Carlos per noi è stato un padre, a volte un fratello, e un allenatore, ma ha sempre tenuto i ruoli separati. In palestra era un fine psicologo con un carisma immenso”.

Duran distingue due tipi di allenatore. “C’è quello che io chiamo il maestro delle elementari, che deve dare lezioni di boxe, insegnando le basi, e lezioni di vita. Non sempre, ma può andare bene anche come docente all’università, cioè un tecnico per pugili già costruiti. Qui la bravura non è più tecnica. Vai a insegnare a Messi a giocare a calcio? È un lavoro psicologico, bisogna entrare nella testa del proprio pugile e conquistare la sua fiducia”. Cinque anni fa Mayweather combatteva (e vinceva) il cosiddetto Fight of the century con Manny Pacquiao. Saprà reinventarsi ora allenatore? Probabilmente sì, ma pareggiare i record della sua carriera di pugile sarebbe un’impresa non da poco.