Cronaca

Coronavirus, Regione Lombardia non riapre le librerie come previsto dal dpcm di Conte

Il presidente Attilio Fontana ha firmato un'ordinanza in base alla quale "il commercio al dettaglio di articoli di carta, articoli di cartoleria e forniture per ufficio; libri; fiori e piante è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati". Riaprono invece i negozi di articoli per bambini

La Regione Lombardia non riapre le librerie. Diversamente da quanto previsto dal Dpcm firmato ieri dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il presidente della Regione, Attilio Fontana, ha firmato un’ordinanza in base alla quale “il commercio al dettaglio di articoli di carta, articoli di cartoleria e forniture per ufficio; libri; fiori e piante è consentito esclusivamente negli ipermercati e nei supermercati“. Secondo l’Adnkronos i libri potranno essere venduti, oltre che nei supermercati, anche nelle edicole o nei piccoli negozi di alimentari. Vengono invece riaperti, come previsto a livello nazionale, i negozi per la vendita di articoli per neonati e bambini“.

L’ordinanza, “considerato che il dato epidemiologico regionale di gran lunga superiore al dato nazionale impone l’adozione ed il mantenimento sul territorio lombardo di misure specifiche e più restrittive“, conferma la chiusura degli alberghi” con l’eccezione di quelli utilizzati per esigenze collegate alla gestione dell’emergenza come il pernottamento di personale sanitario e di volontari di protezione civile e l’isolamento di pazienti), degli studi professionali (che proseguono l’attività in smart working, salvo eccezioni per particolari scadenze) dei mercati all’aperto e tutte le attività non essenziali. Saranno sempre possibili le vendite con la consegna a domicilio, osservando le regole stringenti già in vigore per questa modalità”.

E’ poi confermata l’indicazione di coprirsi naso e bocca quando si esce di casa. Resta consentito “svolgere individualmente attività motoria nelle immediate vicinanze dell’abitazione in cui ha la propria dimora, residenza o domicilio e comunque a distanza non superiore a 200 metri e nel rispetto della distanza di almeno un metro da ogni altra persona”. Anche chi esce con il cane deve restare entro i 200 metri da casa.

Fontana ha anche annunciato che la Lombardia “con un accordo con il sistema bancario e i sindacati garantisce le risorse per lanticipo della cassa integrazione“, già previsto peraltro dall’accordo tra governo e Abi. “Entro una settimana, fino a un milione di lombardi potranno chiedere in banca l’assegno”.