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Coronavirus, la Finlandia apre i magazzini segreti riempiti durante gli anni della Guerra fredda

Materiale, come le preziose mascherine, stipato in previsione di tempi bui nel timore di un’invasione russa. Le mascherine? "Vecchiotte ma funzionano"

Il materiale sanitario che scarseggia in tutto il mondo – mascherine, guanti, ventilatori – non sembra mancare alla popolazione e al servizio sanitario della Finlandia. Il governo di Helsinki – citato da El Pais – fa sapere di aver deciso di guadagnare tempo, aprendo magazzini segreti di materiale che per decenni ha riempito in previsione di tempi bui fin dagli anni della Guerra Fredda e negli ultimi anni, nel timore di un’invasione russa. Tempi bui che sono inaspettatamente arrivato con la pandemia di coronavirus.

La piccola – in termini di abitanti, circa 5 milioni – Finlandia condivide con la Russia 1.300 chilometri di confine, fu invasa da Stalin nel 1939 e durante la Guerra Fredda, pur essendo ad ovest della Cortina di ferro, scelse di non aderire alla Nato. Ha un servizio militare obbligatorio come i Paesi baltici ex sovietici.

“Queste mascherine sono un po’ vecchiotte, ma funzionano ancora bene”, ha assicurato al New York Times Tomi Lounema, Ceo del centro nazionale finnico per le provviste di emergenza, che gestisce i magazzini. “Abbiamo preso una decisione storica”, dichiara al Pais Päivi Sillanaukee, direttore generale del Ministero della Salute e del Welfare di Helsinki, spiegando che l’apertura è stata fatta il 23 marzo, contestualmente all’adozione delle misure di contenimento e di distanziamento sociale per i finlandesi. La Finlandia finora ha avuto 42 morti e circa 2.600 infettati dal coronavirus