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Coronavirus, Boris Johnson migliora. Lettere ed ecografie dalla fidanzata. Il fratello del premier: “Mal curato prima del ricovero”

Migliora il premier britannico Boris Johnson. Il primo ministro “continua a compiere progressi molto buoni” fa sapere un portavoce di Downing Street nell’ultimo aggiornamento sulle condizioni del politico ricoverato da una settimana all’ospedale St. Thomas per il coronavirus e uscito da poco dalla terapia intensiva. In precedenza una fonte di Downing Street aveva riferito a Sky News che Johnson, oltre alle brevi passeggiate in reparto, si è concesso anche qualche gioco e dei film, tra i quali la trilogia del Signore degli Anelli e la commedia cult degli anni 80 Withnail and. La fidanzata Carrie Symonds, al sesto mese di gravidanza, gli scrive lettere e gli spedisce le ecografie del bambino per “tirargli su il morale”. I due non si vedono dal giorno in cui Johnson è stato ricoverato in ospedale, una settimana fa.

Altre 917 persone sono morte in Gran Bretagna a causa del coronavirus portando il numero totale delle vittime a 9.875, secondo i dati del ministero della Salute riportati dalla Bbc. Il numero è in lieve calo rispetto ai 980 morti registrati ieri I casi di contagio sono 78.991. Tra le vittime anche un 11enne.

Intanto uno dei fratelli di Boris Johnson si è lamentato con la Cnn che il primo ministro britannico non sia stato ben curato nei 10 giorni in cui era a casa. “Da quanto ho saputo, non ero lì, nessuno ha chiesto a un dottore di mettersi la mascherina e visitarlo fisicamente in tutti quel tempo, più di 10 giorni”, ha detto Max Johnson. “Era risultato positivo, dunque si sapeva cosa aveva. Mi viene alla mente la parola caos – ha aggiunto il più giovane dei fratelli Johnson – a che serve avere guardie del corpo, se non puoi avere nemmeno un dottore? Un primo ministro dovrebbe essere meglio protetto”. Max Johnson si è poi detto “immensamente sollevato” per il miglioramento del fratello, ora uscito dalla terapia intensiva, aggiungendo di sperare che avrà tempo di riprendersi pienamente. In risposta ai commenti di Max Johnson, Downing street ha dichiarato che la salute del primo ministro è una “questione privata”, aggiungendo che è “inaccurato” suggerire che il primo ministro non sia stato fisicamente visitato.

In un weekend pasquale caldo e assolato, le forze dell’ordine nel Regno Unito alzano il livello di allerta, promettendo però di non usare il pugno duro contro gli eventuali trasgressori. Cartelli agli ingressi dei parchi, blocchi stradali, pattugliamento delle spiagge: per tentare di scongiurare la violazione del lockdown . Una rassicurazione resasi necessaria dopo alcuni casi, rimbalzati sui media, interpretati come esempi di arbitrio da parte di una popolazione che – se in certa misura aveva imputato al governo di Boris Johnson qualche esitazione iniziale fin troppo prolungata sull’introduzione di misure severe contro il coronavirus – d’istinto continua in numero consistente a soffrire le restrizioni come un limite alla libertà privata o all’individualismo difficile da digerire.